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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0120
t
JOO AGOSTINO
Il genio lo spingeva alla pittura per naturale inclinazione,
e davasi a disegnare di suo talento senza insegnamenti, ed
in particolare di fabbriche, e di paesi ; ma con molto mag-
gior applicazione si dava all'esercizio dell'armi , nelle qua-
li teneva occupato l'animo fortemente. Curioso d1 investi-
gare var; paesi si portò a Fiorenza , essendo in età giovi-
nolo e di qualche risoluzione . S'introdusse nell'amicizia d'
alcuni Pittori di quella Città , e la sua naturale sfacciatag-
gine gli faceva sortire ogni tentativo , e perche aveva fon-
do di spirito grande , si affaticava di venire alla notizia dei
Gran Duca allora Cosimo de Medici. Avendo in parte con-
seguito quello suo desiderio , fatto superbo di sì grand' o-
nore divenne così impertinente , che non attendeva ad al-
tro , che a promovere liti, e contese, a segno che fu cau-
sa d'una rissa considerabile, dalla quale nacque uno scan-
dalo , ed un pregiudizio notabilisslmo . Queir Altezza Sere-
nissima il fece perciò condannare alla galera per alcuni an-
ni , ma però non al servizio del remo, e solo col titolo
di relegazione . Praticando per la galera con il Capitano di
quella, e col Comito si rendeva grato col suo spirito vivo,
e faceto, e con quella occasione diedesi allo studio di di-
segnare vascelli, navi , galere, porti, borasche , peseagio-
ni, e limili accidenti di mare per avere del continuo avan-
ti agli occhi 1' esempiare di questi soggetti . Praticò questo
suo studio per qualche tempo , e ne divenne erudito a se-
gno , che occupò il primo luogo in questo particolare , in
cui egli per 1' addietro non erafì esercitato giammai, ed è
giusto che si conservi memoria, di chi si fa unico in qual-
che particolarità .
Compito il tempo della sua relegazione , la quale egli go-
dè con qualche libertà , si trattenne in Livorno, ed ivi si
diede a dipingere con grande assiduità , tanto per diletto ,
quanto per bisogno . Fu in quella Città impiegato a dipin-
gere la facciata d1 una nuova casa, che si fabbricò proprio
sù
JOO AGOSTINO
Il genio lo spingeva alla pittura per naturale inclinazione,
e davasi a disegnare di suo talento senza insegnamenti, ed
in particolare di fabbriche, e di paesi ; ma con molto mag-
gior applicazione si dava all'esercizio dell'armi , nelle qua-
li teneva occupato l'animo fortemente. Curioso d1 investi-
gare var; paesi si portò a Fiorenza , essendo in età giovi-
nolo e di qualche risoluzione . S'introdusse nell'amicizia d'
alcuni Pittori di quella Città , e la sua naturale sfacciatag-
gine gli faceva sortire ogni tentativo , e perche aveva fon-
do di spirito grande , si affaticava di venire alla notizia dei
Gran Duca allora Cosimo de Medici. Avendo in parte con-
seguito quello suo desiderio , fatto superbo di sì grand' o-
nore divenne così impertinente , che non attendeva ad al-
tro , che a promovere liti, e contese, a segno che fu cau-
sa d'una rissa considerabile, dalla quale nacque uno scan-
dalo , ed un pregiudizio notabilisslmo . Queir Altezza Sere-
nissima il fece perciò condannare alla galera per alcuni an-
ni , ma però non al servizio del remo, e solo col titolo
di relegazione . Praticando per la galera con il Capitano di
quella, e col Comito si rendeva grato col suo spirito vivo,
e faceto, e con quella occasione diedesi allo studio di di-
segnare vascelli, navi , galere, porti, borasche , peseagio-
ni, e limili accidenti di mare per avere del continuo avan-
ti agli occhi 1' esempiare di questi soggetti . Praticò questo
suo studio per qualche tempo , e ne divenne erudito a se-
gno , che occupò il primo luogo in questo particolare , in
cui egli per 1' addietro non erafì esercitato giammai, ed è
giusto che si conservi memoria, di chi si fa unico in qual-
che particolarità .
Compito il tempo della sua relegazione , la quale egli go-
dè con qualche libertà , si trattenne in Livorno, ed ivi si
diede a dipingere con grande assiduità , tanto per diletto ,
quanto per bisogno . Fu in quella Città impiegato a dipin-
gere la facciata d1 una nuova casa, che si fabbricò proprio
sù