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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0217
ALESSANDRO ALGARDI. 197
delletti per gli Orefici , e per altri, che facevano getti di
metallo , e così se la pattava alla meglio, che gli era pos-
iìbile .
Perchè fu sempre di genio ameno , e dedito alli pia-
ceri della conversazione, godeva sommamente del tratteni-
mento degli amici, ma per lo più della professione, e se
non altro di quelli che erano ben eruditi nel disegno. Tra
i suoi più cari erano Emilio Savonanzi, e Gio. Battista Rug-
gieri detto del Gessi, ambedue Bolognesi , e Pittori, l'uno
e T altro di qualche valore nell'arte, ma sventurati a gran
segno : e perche anch' egli era nel numero dei poco fortu-
nati , se la pattavano unitamente in amicizia , benché non
sempre in compagnie troppo esemplari . In quel tempo Do-
menico Zampieri dimorava in Roma, e si tratteneva sotto
la sua direzzione il suddetto Gio. Battista del Gessi, di cui
li valse nell'opera di S.Andrea della Valle, com'anche in
quei tondini in S. Silvestro a Monte Cavallo, che dipinso
successivamente al lavoro di S. Andrea . Sotto quei tondi è
una nicchia , nella quale pensò il Padrone della Cappella
porre una statua per ciascheduna, e quella di stucco . Tan-
to ajutossi 1'Algardi , che col mezzo del Domenichino ne
ottenne due, le quali sono la figura di S. Maria Maddalena
in atto piangente, e 1'altra S. Gio. Evangelista . Nell'una,
e nell' altra si scorge un vivacissimo spirito, un gusto assai
saporito , ed una elezzione ingegnosa , e da Maestro, co-
me anche una intera perfezzione nel disegno . Fu per que-
lle due figure in qualche modo conosciuto , ma non molto
guadagnp di profìtto alle su e fortune . Intanto tra Gio. Bat-
tista Ruggieri, e il Domenichino nacque qualche discordia,
dalla quale succetfe una rottura scoperta , ed in fine unaj
inimicizia palese . Ebbero principio quelle turbolenze , e ciò
lì a detto di pastàggio, per alcune male sodisfazzioni che pre-
tendeva di ricevere Domenico dal Gessi , e tra le altre »
dolse an giorno che , ettendoii Gio. Battista ridotto alla per-
delletti per gli Orefici , e per altri, che facevano getti di
metallo , e così se la pattava alla meglio, che gli era pos-
iìbile .
Perchè fu sempre di genio ameno , e dedito alli pia-
ceri della conversazione, godeva sommamente del tratteni-
mento degli amici, ma per lo più della professione, e se
non altro di quelli che erano ben eruditi nel disegno. Tra
i suoi più cari erano Emilio Savonanzi, e Gio. Battista Rug-
gieri detto del Gessi, ambedue Bolognesi , e Pittori, l'uno
e T altro di qualche valore nell'arte, ma sventurati a gran
segno : e perche anch' egli era nel numero dei poco fortu-
nati , se la pattavano unitamente in amicizia , benché non
sempre in compagnie troppo esemplari . In quel tempo Do-
menico Zampieri dimorava in Roma, e si tratteneva sotto
la sua direzzione il suddetto Gio. Battista del Gessi, di cui
li valse nell'opera di S.Andrea della Valle, com'anche in
quei tondini in S. Silvestro a Monte Cavallo, che dipinso
successivamente al lavoro di S. Andrea . Sotto quei tondi è
una nicchia , nella quale pensò il Padrone della Cappella
porre una statua per ciascheduna, e quella di stucco . Tan-
to ajutossi 1'Algardi , che col mezzo del Domenichino ne
ottenne due, le quali sono la figura di S. Maria Maddalena
in atto piangente, e 1'altra S. Gio. Evangelista . Nell'una,
e nell' altra si scorge un vivacissimo spirito, un gusto assai
saporito , ed una elezzione ingegnosa , e da Maestro, co-
me anche una intera perfezzione nel disegno . Fu per que-
lle due figure in qualche modo conosciuto , ma non molto
guadagnp di profìtto alle su e fortune . Intanto tra Gio. Bat-
tista Ruggieri, e il Domenichino nacque qualche discordia,
dalla quale succetfe una rottura scoperta , ed in fine unaj
inimicizia palese . Ebbero principio quelle turbolenze , e ciò
lì a detto di pastàggio, per alcune male sodisfazzioni che pre-
tendeva di ricevere Domenico dal Gessi , e tra le altre »
dolse an giorno che , ettendoii Gio. Battista ridotto alla per-