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Passeri, Giovanni Battista
Vite de' pittori, scultori ed architetti che anno lavorato in Roma, morti dal 1641 fino al 1673 — Rom, 1772 [Cicognara, 2344]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0275
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GIULIANO FI NELLI.
e seco si trattenne Giuliano per lo spazio di otto anni „
Dopo questo tempo Michelangelo passò a miglior vi-
ta con molto dispiacere di Giuliano, il quale si vedeva.»,
astretto di ritornare a cala dello Zio , cosa , che aveva
gran contradizzione al suo volere , ed al suo genio , e pa-
revagli, che nella morte del suo Maestro si fosse troncato
il filo delle su e speranze . Benché Io Zio avesse qualche
comodità , molte occasioni nella professione di Cappelle, e
di Altari di marmo, non vedeva quello, che egli deside-
rava , cioè di portarli avanti nella scultura ; tuttavia si
fermò in casa di Vitale un anno intiero . In quel tempo si
sentiva fortemente stimolato di veder Roma, e più volte
fece istanza allo Zio , che vole'sse mandarvelo a fìudiare
in quella Città , nella quale è il compimento di ogni Au-
dio in tutte le professioni . Non potè mai conseguire la sua
intenzione, atteso che Vitale vedeva in Giuliano una gran-
de abilità nel maneggio del marmo , e pensava con lui ti-
rare a sine molte dell' opere su e , nelle quali si richiedeva-
no diversi intagli , e buona parte di qualche scultura con
che gli andava con buone speranze protraendo questa sua
buona volontà . Usava anche artificio di mantenerlo debo-
le di denaro, acciocché fatto ardito da quello non pren-
desse risoluzione di abbandonarlo , e di proseguire la sua
intenzione . Giuliano , che s' avvide di questa sinezza , di
naseosto dello Zio scrisse a Carrara a suo Padre, e gli die-
de ragguaglio come Vitale Io impediva , che egli non an-
d a sife a Roma a studiare , cosa da lui molto desiderata per
suo avanzamento , e lo pregò, che lo sovvenisse di dieci
seudi per far questo viaggio. Domenico sentendo le giurie
domande del figlio non tardò di consolarlo , e diede or-
dine ad un tal Giacomo Ricci suo corrispondente di ne-
gozio in Napoli, che pagasse a Giuliano suo sigliuolo seu-
di 12 moneta .
Preiì dal Finelli quesli denari con molto suo piacere ,
e di-
 
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