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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0327
CATERINA GINNASI. 307
to mori Celio suo Maestro , ed ella rimase priva di quel,
k diligente, e continua disciplina . 11 Zio Cardinale veden-
dola inoltrata a qualche segno provava dispiacere , che re-
fìasfe nel meglio ih arena, senza proseguire V incominciato
esercizio , e volle appoggiarla ad un altro Maestro . Pen-
sò al Cavaliere Giovanni Lanfranco, il quale si tenne fa-
vorito di questa elezzione , e volontieri ne prese la cura »
La maniera e il gusto del Lanfranco fu Tempre di altra.}
tempra dello Itile del Celio, sicchè alla Signora convenne
cangiare di santasia , lasciare la strada già intrapresa, e mu-
tarli del tutto. Queste mutazioni sono per lo più perico-
lose , massime quando la Persona è già alsodata in uno fili-
le, e riesce di maggior prositto il perfezzionarsi nella trac-
cia incominciata , che disimparare l'appreso , e fare un nuo-
yo abito con altra scuola.
Seguiva nulladimeno questa Dama ad operare , ed in
tanto il Cardinale suo Zio , il quale ebbe sempre serimen-
ti di pietà , e di divozione , fece fabbricare dalle fonda-
menta la Chiesa di S. Lucia compresa nel suo Palazzo , si-
tuato alle botteghe oscure » e perchè vi andavano li quadri
delli Altari, volle che questa sua nipote li dipingesse . Neil'
Aitar maggiore fece quando la Santa Vergine Lucia , ri-
masta per virtù divina immobile , per ordine del Tiranno
fu fatta indarno strascinare da molte para di bovi per con-
durla a forza al postribulo. Ha espresta la Santa ferma in
atto orante , li manigoldi affaticati a sollecitare li gioven-
chi , ed uno prende una conca di acqua per bagnarla, ac-
ciocché si muova, e il Tiranno assilo in un Trono asiìsti-
to dalle guardie in atto di comando . L'altro Altare a de-
lira dell'ingresio è del S. Vescovo Biagio , il quale stà toc-
cando la gola ad un fanciullo , e ad alcune donne, e la te-
tta di quel Santo Vescovo è il ritratto del Cardinale suo
Zio • Sopra l'Aitar maggiore vi è pure di sua mano la Ce-
lia di Cristo colli dodici Apostoli , ed una Madonna in un
Qq z picco-
to mori Celio suo Maestro , ed ella rimase priva di quel,
k diligente, e continua disciplina . 11 Zio Cardinale veden-
dola inoltrata a qualche segno provava dispiacere , che re-
fìasfe nel meglio ih arena, senza proseguire V incominciato
esercizio , e volle appoggiarla ad un altro Maestro . Pen-
sò al Cavaliere Giovanni Lanfranco, il quale si tenne fa-
vorito di questa elezzione , e volontieri ne prese la cura »
La maniera e il gusto del Lanfranco fu Tempre di altra.}
tempra dello Itile del Celio, sicchè alla Signora convenne
cangiare di santasia , lasciare la strada già intrapresa, e mu-
tarli del tutto. Queste mutazioni sono per lo più perico-
lose , massime quando la Persona è già alsodata in uno fili-
le, e riesce di maggior prositto il perfezzionarsi nella trac-
cia incominciata , che disimparare l'appreso , e fare un nuo-
yo abito con altra scuola.
Seguiva nulladimeno questa Dama ad operare , ed in
tanto il Cardinale suo Zio , il quale ebbe sempre serimen-
ti di pietà , e di divozione , fece fabbricare dalle fonda-
menta la Chiesa di S. Lucia compresa nel suo Palazzo , si-
tuato alle botteghe oscure » e perchè vi andavano li quadri
delli Altari, volle che questa sua nipote li dipingesse . Neil'
Aitar maggiore fece quando la Santa Vergine Lucia , ri-
masta per virtù divina immobile , per ordine del Tiranno
fu fatta indarno strascinare da molte para di bovi per con-
durla a forza al postribulo. Ha espresta la Santa ferma in
atto orante , li manigoldi affaticati a sollecitare li gioven-
chi , ed uno prende una conca di acqua per bagnarla, ac-
ciocché si muova, e il Tiranno assilo in un Trono asiìsti-
to dalle guardie in atto di comando . L'altro Altare a de-
lira dell'ingresio è del S. Vescovo Biagio , il quale stà toc-
cando la gola ad un fanciullo , e ad alcune donne, e la te-
tta di quel Santo Vescovo è il ritratto del Cardinale suo
Zio • Sopra l'Aitar maggiore vi è pure di sua mano la Ce-
lia di Cristo colli dodici Apostoli , ed una Madonna in un
Qq z picco-