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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0362
342 GIUSEPPE PERONI.
sà da quale cagione , e si andava a poco a poco avanzando
a cattivo flato . Egli non ne faceva molto caso, ma diceva
di sentirsì uri certo incomodo, che gli impediva il mangiare , e
non sapeva , che cosa fosse . Li Chirurghi gli ordinavano gar-
garismi, ma con poco profìtto . Dio inspirogli una Domenica
dello fletto mese di mandare" a chiamare il suo Confessore a
SS. Apostoli , dal quale si confessò con gran contrizione »
e fu da quel buon Padre consolato , e confortato ... Il Lu-
nedì seguente avendo pranzato colla moglie , e volendo do-
po il pranzo riposarsi appoggiato ad un buffetto , gli calò
all' improvviso una Mussone dalla testa così gagliarda , che
levandoli da sedere con impeto restò da quella sosfogato ,
e morto, che Iddio per sua misericordia liberi ciascheduno
da così strani accidenti . Non avendo figliuoli > il fratello
Francesco ereditò tutto il suo avere, il quale consistè più
nel debito, che nel capitale, essendo necessitato di restitui-
re le caparre avute dal Principe Panfilj, e la dote alla sua
moglie .
Morì di anni trentacinque in trentasei, giovine in ve-
ro di genio, e di grande spirito, ma poco dedito all'appli-
cazione , ed assai vago di camminare il mondo , anzi nel
rempo , che morì, flava negoziando per andare in Francia.
Era di non ingrata presenza, spiritoso, compagnone , e ri-
soluto di animo nel vendicarli . Facendo poco conto del de-
naro l'impiegava volontieri ne'passatempi , e per le donne
avrebbe fatto ogni sproposito come si è veduto in tutto il
corso di sua vita. Dio gli dia pace e misericordia nell'eter-
nità .
NI
sà da quale cagione , e si andava a poco a poco avanzando
a cattivo flato . Egli non ne faceva molto caso, ma diceva
di sentirsì uri certo incomodo, che gli impediva il mangiare , e
non sapeva , che cosa fosse . Li Chirurghi gli ordinavano gar-
garismi, ma con poco profìtto . Dio inspirogli una Domenica
dello fletto mese di mandare" a chiamare il suo Confessore a
SS. Apostoli , dal quale si confessò con gran contrizione »
e fu da quel buon Padre consolato , e confortato ... Il Lu-
nedì seguente avendo pranzato colla moglie , e volendo do-
po il pranzo riposarsi appoggiato ad un buffetto , gli calò
all' improvviso una Mussone dalla testa così gagliarda , che
levandoli da sedere con impeto restò da quella sosfogato ,
e morto, che Iddio per sua misericordia liberi ciascheduno
da così strani accidenti . Non avendo figliuoli > il fratello
Francesco ereditò tutto il suo avere, il quale consistè più
nel debito, che nel capitale, essendo necessitato di restitui-
re le caparre avute dal Principe Panfilj, e la dote alla sua
moglie .
Morì di anni trentacinque in trentasei, giovine in ve-
ro di genio, e di grande spirito, ma poco dedito all'appli-
cazione , ed assai vago di camminare il mondo , anzi nel
rempo , che morì, flava negoziando per andare in Francia.
Era di non ingrata presenza, spiritoso, compagnone , e ri-
soluto di animo nel vendicarli . Facendo poco conto del de-
naro l'impiegava volontieri ne'passatempi , e per le donne
avrebbe fatto ogni sproposito come si è veduto in tutto il
corso di sua vita. Dio gli dia pace e misericordia nell'eter-
nità .
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