ROSA.
439
deflia in un quadro di sua mano ove rappresentò il caso dell'
impudica Frine , e dd continente Xenocrate ; e con tut-
to che la necessìtà dell' istoria astringa Frine a comparire
tutta nuda agli occhi dell'onesto Filosofo per attaccarlo con
maggior violenza, nuìladimeno la tenne coperta, e appena
lasciò vederne ignuda la metà del braccio sinistro, ma con
tanto artifìcio che ne meno poteva dirli discoperto del tut-
to. Appreso me quella onesta osfervanza accresce concetto
alla Tua persona ; e tanto più mi pare che abbia recato splen-
dore al suo nome, quanto che egli fu sempre giudicato cer-
vello indomito , e feroce . Non credo d'ingannarmi, che
il giusto Dio glie ne abbia voluto concedere la più desiderata
ricompensa colla salute dell'anima sua , come se ne è cono-
ìciuta la speranza nella sua lunga malattia , e converlìone .
11 di lui Figliuolo Augnilo gli fece fare nella flelsa Chiesa
della Certosa un bel.Deposito con uri bullo di marmo , ed
il seguente epitaffio un po forsè troppo ampolloso .
D. O. M.
SALVATOREM ROSAM
NEAPOLITANVM
PICTORVM SVI TEMPORIS
NVLLI SECVNDVM
POETARVM OMNIVM TEMPORVM
PRINCIPIBVS PAREM
AVGVSTVS FILIVS HIC MOERENS
COMPOSVIT
SEXAGENARIO MINOR OBIIT
ANNO SAL. MDCLXXIII.
IDIBVS MARTII .
T E A O 2.
NO-
439
deflia in un quadro di sua mano ove rappresentò il caso dell'
impudica Frine , e dd continente Xenocrate ; e con tut-
to che la necessìtà dell' istoria astringa Frine a comparire
tutta nuda agli occhi dell'onesto Filosofo per attaccarlo con
maggior violenza, nuìladimeno la tenne coperta, e appena
lasciò vederne ignuda la metà del braccio sinistro, ma con
tanto artifìcio che ne meno poteva dirli discoperto del tut-
to. Appreso me quella onesta osfervanza accresce concetto
alla Tua persona ; e tanto più mi pare che abbia recato splen-
dore al suo nome, quanto che egli fu sempre giudicato cer-
vello indomito , e feroce . Non credo d'ingannarmi, che
il giusto Dio glie ne abbia voluto concedere la più desiderata
ricompensa colla salute dell'anima sua , come se ne è cono-
ìciuta la speranza nella sua lunga malattia , e converlìone .
11 di lui Figliuolo Augnilo gli fece fare nella flelsa Chiesa
della Certosa un bel.Deposito con uri bullo di marmo , ed
il seguente epitaffio un po forsè troppo ampolloso .
D. O. M.
SALVATOREM ROSAM
NEAPOLITANVM
PICTORVM SVI TEMPORIS
NVLLI SECVNDVM
POETARVM OMNIVM TEMPORVM
PRINCIPIBVS PAREM
AVGVSTVS FILIVS HIC MOERENS
COMPOSVIT
SEXAGENARIO MINOR OBIIT
ANNO SAL. MDCLXXIII.
IDIBVS MARTII .
T E A O 2.
NO-