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Passeri, Giovanni Battista
Vite de' pittori, scultori ed architetti che anno lavorato in Roma, morti dal 1641 fino al 1673 — Rom, 1772 [Cicognara, 2344]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0463
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443

33 dinò al raedesimo Monsignor
33 Vespigniani , che ci face (Te
3Ì intendere come iViinistro de-
jj putato sopra detta Re v. Fab-
33 brica 3 acciò con particola-
33 re 3 e fondato discorso 3 e
}) con seria applicazione si po-
3) nessc in scritto la visita fat-
3J ta di detta cupola 3 con le_j
3J vive ragioni nella sisa sicu-
3J rezza 3 e /labilità 3 e tutto
„ si conserva/Te nell'Archivio
33 della medesima Fabbrica a
perpetua memoria della po-
3) sterità -
La Pagina 35:3. soggiunge .
Degni di compatimento sono
3J coloro 3 che per non sapere
3J dell'Edificatoria le nobili par-
33 ti 3 trabboccano a dar impro-
3J prj giudizj alla /labilità degli
3J Edifizj magnifici dovendo
33 avere un alto intendimento
3J circa la deficenza ; onde si-
33 mili giudizj appena possbno
33 darsi da' più intendenti 3 ed
33 esperti Professbri. Quello ap-
J:J punto succede nel caso del
J3 noslro gran Tempio Vatica-
33 no 3 colla precorsa voce 3
33 che come altra volta dissi 3
J3 publicò colui 3 di tanto po-
33 co sapere 3 che sì sciocca-
33 mente osò preiagire rovine
33 a quello Tempio ; onde a di-
33 slruzione de' partoriti susur-
33 ri notificheremo le parti co-
3J latita del suo comporlo 3 ope-

33 rato , e perfezione 3 fondate
3j più sopra la ragione 3 che
33 nel discorso.
Ma chi vuole una più piena no-
tizia legga la vita del Bernìno
scritta da Filippo Baldinucot-j e
slampata in Firenze fin dall'an-
no 1682. da carte 66. fino al-
la fine. Ei non seri ve va per pas-
sione 3 o per intere/Te 3 ma per
la pura verità j che apporta ra-
gioni evidenti di tutto quello,
che asserisee . F pure quella ca-
bala fu rinnovata de verbo ad
<verbum 3 e portata tanto innan-
zi., che di nuovo prevalsesot-
to Benedetto XIV.3 e fu maneg-
giata con tanto artifizio 3 che
indusiero il dottisiìmo Marchese
Poleni a proporre di cerchiare
la cupola 3 che fu una spesa di
molte migliaja di seudi j talmen-
te che non si arrisehiò a pro-
porre quella cerchiatura publi-
camente 3 ma lasciolla in iscrit-
to sigillata da non si aprire 3
se non dopo3 che egli fosse par-
tito da Roma 3 e per mettere-»
quelli cerchi bisognò traforare
tutti i coiloloni di travertino
sù quali si regge la cupola 3 e
indebolirli notabilmente, e ne
furono cavate cinquanta , e più
carrettate di scaglie a punta di
scarpello con un notabile tor-
mento di essa cupola . A quella
proposizione del Poleni si pote-
va opporre quel che seri ve il
K k k z dotto
 
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