i
ab
Vi
i
ARCHEOLOGIA
POPOLARE
FONTANA A MUSAICO IN POMPEI
a poco tempo nel peristilio di una'
privata abitazione, che si sta disco-
vrendo (Reg. IV is. VII) ed a cui non
si è dato ancora il numero di ordi-
ne, venne fuori una bella fontana a
musaico, la più importante tra quelle
che comparvero nell' antica città di Pompei.
Tutti sanno quanto il musaico, segnatamente dopo i
tempi di Siila, fu adoperato dai Romani, e se da un
lato, ricordiamo alcuni celebri pavimenti di tal genere,
il Museo Nazionale di Napoli ci presenta lavori finissi-
mi, in parte dovuti a Pompei: e basterebbe per tutti la
celebre battaglia fra Greci e Persiani, che adornava il
tablino della casa cosi detta del Fauno, che per la no-
bile composizione, tiene il primato fra tutti i musaici
finora conosciuti.
Può dirsi che i Pompeiani preferirono il musaico nel-
lo adornare le fontane delle loro private dimore. E noi
vogliamo rapidamente ricordare quelle che finora com-
parvero alla luce.
Se ne veggono due nella via così detta di Mercurio
(Reg. VI isola 8 via' VI) in due case segnate co'numeri
22 e 23. Nella prima veggonsi mascheroni, cigni, vasi
in. semplicissima composizione; ma essa è notabile per
due mascheroni- di marmo, in uno de'quali appariscono
vivi colori, dandosi un saggio della scoltura policroma
tanto in uso presso , i Greci ed i Romani.
La seconda è alquanto sconservata, ma da ciò che
rimane si scorge chiaramente come fossero in essa or-
nati, delfini, pappagalli ed una figura femminile la quale
r termina" inferiormente in fogliami; tanto comune anche
in Pompei.
Un'altra fontana a musaico e nella strada de'sepolcri
in una casa che reca il numero 12, ed ove erano quat-
tro bellissime colonne a musaico,in parte mancanti, le
■ quali furono trasportate nel nostro Museo Nazionale.
; La fontana apparisce di vivacissimi colori, quasi un ma-
'< gnifico tappeto con graziosi rosoncini : nel fondo è un
ì vaso con fogliami, e nell'alto è figurata una nuda Ne-
reide, veduta di schiena, sdraiata sopra un toro marino.
: Predomina negli ornati il verde, il giallo, e varie grada-
; zioni dell' azzurro. ,. \ . . . .
Vi è un' altra piccola fontana nella strada della For-
tuna o Decumano maggiore (Reg. VII is. IV casa n. 56).
Il viyo azzurro colpisce incontanente la vista. In gene-
rale , non vi sono che ornati : solo vi sono come due
ì quadretti con. vasi, uccelli ed un ramo di palma. Di
| fronte vedesi in alto il globo ed il fior di loto simbolo
:: dell'egizia Iside. Più, in giù è un piccolo paesaggio: una
| capanna.'presso il Nilo ed un uomo in una barca a due
remi che dà' la càccia ad un ippopotamo; al suolo sono
ì alcune piante acquatiche.
* Ricordiamo, in quinto luogo la fontana detta degli
scienziati (Reg. VI is. XIV via IX), perchè scoperta a
tempo del settimo congresso eh' ebbe luogo in Napoli.
Essa conservasi tuttora vivacissima. Predomina l'az-
zurro sul quale si disegnano ornati di rosso, di bianco
e di verde. Noteremo, tra essi, fiori, piante, cigni con
nastri, un delfino aggruppato con un tridente, un altro
col remo; e nel mezzo 'in aitò una maschera con ornati.
ab
Vi
i
ARCHEOLOGIA
POPOLARE
FONTANA A MUSAICO IN POMPEI
a poco tempo nel peristilio di una'
privata abitazione, che si sta disco-
vrendo (Reg. IV is. VII) ed a cui non
si è dato ancora il numero di ordi-
ne, venne fuori una bella fontana a
musaico, la più importante tra quelle
che comparvero nell' antica città di Pompei.
Tutti sanno quanto il musaico, segnatamente dopo i
tempi di Siila, fu adoperato dai Romani, e se da un
lato, ricordiamo alcuni celebri pavimenti di tal genere,
il Museo Nazionale di Napoli ci presenta lavori finissi-
mi, in parte dovuti a Pompei: e basterebbe per tutti la
celebre battaglia fra Greci e Persiani, che adornava il
tablino della casa cosi detta del Fauno, che per la no-
bile composizione, tiene il primato fra tutti i musaici
finora conosciuti.
Può dirsi che i Pompeiani preferirono il musaico nel-
lo adornare le fontane delle loro private dimore. E noi
vogliamo rapidamente ricordare quelle che finora com-
parvero alla luce.
Se ne veggono due nella via così detta di Mercurio
(Reg. VI isola 8 via' VI) in due case segnate co'numeri
22 e 23. Nella prima veggonsi mascheroni, cigni, vasi
in. semplicissima composizione; ma essa è notabile per
due mascheroni- di marmo, in uno de'quali appariscono
vivi colori, dandosi un saggio della scoltura policroma
tanto in uso presso , i Greci ed i Romani.
La seconda è alquanto sconservata, ma da ciò che
rimane si scorge chiaramente come fossero in essa or-
nati, delfini, pappagalli ed una figura femminile la quale
r termina" inferiormente in fogliami; tanto comune anche
in Pompei.
Un'altra fontana a musaico e nella strada de'sepolcri
in una casa che reca il numero 12, ed ove erano quat-
tro bellissime colonne a musaico,in parte mancanti, le
■ quali furono trasportate nel nostro Museo Nazionale.
; La fontana apparisce di vivacissimi colori, quasi un ma-
'< gnifico tappeto con graziosi rosoncini : nel fondo è un
ì vaso con fogliami, e nell'alto è figurata una nuda Ne-
reide, veduta di schiena, sdraiata sopra un toro marino.
: Predomina negli ornati il verde, il giallo, e varie grada-
; zioni dell' azzurro. ,. \ . . . .
Vi è un' altra piccola fontana nella strada della For-
tuna o Decumano maggiore (Reg. VII is. IV casa n. 56).
Il viyo azzurro colpisce incontanente la vista. In gene-
rale , non vi sono che ornati : solo vi sono come due
ì quadretti con. vasi, uccelli ed un ramo di palma. Di
| fronte vedesi in alto il globo ed il fior di loto simbolo
:: dell'egizia Iside. Più, in giù è un piccolo paesaggio: una
| capanna.'presso il Nilo ed un uomo in una barca a due
remi che dà' la càccia ad un ippopotamo; al suolo sono
ì alcune piante acquatiche.
* Ricordiamo, in quinto luogo la fontana detta degli
scienziati (Reg. VI is. XIV via IX), perchè scoperta a
tempo del settimo congresso eh' ebbe luogo in Napoli.
Essa conservasi tuttora vivacissima. Predomina l'az-
zurro sul quale si disegnano ornati di rosso, di bianco
e di verde. Noteremo, tra essi, fiori, piante, cigni con
nastri, un delfino aggruppato con un tridente, un altro
col remo; e nel mezzo 'in aitò una maschera con ornati.