ANNO I.
3i Maggio 188 t.
NL'M. 3.
RIVISTA ILLUSTRATA
D'ARCHEOLOGIA POPOLARE E INDUSTRIALE
E D'ARTE
luce in Napoli, Il Lampo, e che ottenne fin dal primo giorno inau-
dita popolarità.
Venne la rivoluzione, ed ei fu tradotto in carcere a scontare le
sante e liberali aspirazioni, aspirazioni che del resto egli aveva
avuto in retaggio dal padre, Agnello Nobile, compagno nel 1799
di Pagano, Cirillo, Falconieri, e che dopo aver sofferto dallo Spe-
ciale carcere e torture, andò col Salfì, col Cuoco, col Napolitano,
col Rossaroll in esilio in Francia.
E dal padre ereditava pure l'ingegno pronto ed operoso, che
faceva dire un giorno al Bodoni " Se Agnello Nobile avesse i
mezzi, egli oscurerebbe la mia fama. „
Dopo tanto lavoro, tanta energia, tanta attività onesta ed intel-
ligente, egli è morto senz'altro compenso che le lagrime degli
operai che lo amavano e che egli riamava caldamente, ed il rim-
pianto di coloro che, fedeli al culto delle memorie, rammentano
quanto egli fece.
Sereno e tranquillo fino all'ultimo istante, egli aveva ancora
in così tarda età impeti e sicurezze giovanili.
Il giorno in cui gli proponemmo di stampare il nostro giornale,
egli sorrise di compiacenza pensando che si dava anche una volta
a lui la preferenza, e ci incoraggiò nell'ardua impresa.
A 82 anni egli aveva ancora fede nel lavoro e nell'intelligenza.
Nobile esempio per noi, che perdiamo oggi così presto speranze
ed illusioni.
Gaetano Nobile
il decano de'tipografi napoletani, moriva il 18 maggio corrente, dopo
82 anni di vita spesi la maggior parte nel lavoro dell'arte sua,
a cui aveva dedicato intelligenza, operosità, probità, fortuna.
Nei giorni in cui le nobili aspirazioni e i desideri di far bene
venivano soffocati da coloro, che solo nella ignoranza delle masse,
potevano attingere la forza del comando, egli lottò corpo a corpo
contro le ostilità, le vessazioni, il bisogno, e tenne alto in Italia
ed all' Estero, il nome della Tipografia Napoletana.
I primi lavori multicolori furono fatti da lui; i primi torchi e
le prime macchine in ferro vennero da lui introdotte nel napole-
tano: e tutto ciò nel i85o, quando per gli altri la stampa di lusso
era ancora bambina.
Mercè sua, furono pubblicate buon numero di opere di scienze
e di arte, fra cui non ultima una Guida storico descrittiva di
Napoli e contorni elegantemente illustrata, ed a cui concorsero
alcuni fra i migliori ingegni, che il governo borbonico proscriveva,
e che in quel libro destramente svelarono molte e molte verità
storiche, sulle condizioni e sui fatti del paese pel quale si sacri-
ficavano.
Nel 1847 il Nobile stampò il primo giornale che abbia visto la
3i Maggio 188 t.
NL'M. 3.
RIVISTA ILLUSTRATA
D'ARCHEOLOGIA POPOLARE E INDUSTRIALE
E D'ARTE
luce in Napoli, Il Lampo, e che ottenne fin dal primo giorno inau-
dita popolarità.
Venne la rivoluzione, ed ei fu tradotto in carcere a scontare le
sante e liberali aspirazioni, aspirazioni che del resto egli aveva
avuto in retaggio dal padre, Agnello Nobile, compagno nel 1799
di Pagano, Cirillo, Falconieri, e che dopo aver sofferto dallo Spe-
ciale carcere e torture, andò col Salfì, col Cuoco, col Napolitano,
col Rossaroll in esilio in Francia.
E dal padre ereditava pure l'ingegno pronto ed operoso, che
faceva dire un giorno al Bodoni " Se Agnello Nobile avesse i
mezzi, egli oscurerebbe la mia fama. „
Dopo tanto lavoro, tanta energia, tanta attività onesta ed intel-
ligente, egli è morto senz'altro compenso che le lagrime degli
operai che lo amavano e che egli riamava caldamente, ed il rim-
pianto di coloro che, fedeli al culto delle memorie, rammentano
quanto egli fece.
Sereno e tranquillo fino all'ultimo istante, egli aveva ancora
in così tarda età impeti e sicurezze giovanili.
Il giorno in cui gli proponemmo di stampare il nostro giornale,
egli sorrise di compiacenza pensando che si dava anche una volta
a lui la preferenza, e ci incoraggiò nell'ardua impresa.
A 82 anni egli aveva ancora fede nel lavoro e nell'intelligenza.
Nobile esempio per noi, che perdiamo oggi così presto speranze
ed illusioni.
Gaetano Nobile
il decano de'tipografi napoletani, moriva il 18 maggio corrente, dopo
82 anni di vita spesi la maggior parte nel lavoro dell'arte sua,
a cui aveva dedicato intelligenza, operosità, probità, fortuna.
Nei giorni in cui le nobili aspirazioni e i desideri di far bene
venivano soffocati da coloro, che solo nella ignoranza delle masse,
potevano attingere la forza del comando, egli lottò corpo a corpo
contro le ostilità, le vessazioni, il bisogno, e tenne alto in Italia
ed all' Estero, il nome della Tipografia Napoletana.
I primi lavori multicolori furono fatti da lui; i primi torchi e
le prime macchine in ferro vennero da lui introdotte nel napole-
tano: e tutto ciò nel i85o, quando per gli altri la stampa di lusso
era ancora bambina.
Mercè sua, furono pubblicate buon numero di opere di scienze
e di arte, fra cui non ultima una Guida storico descrittiva di
Napoli e contorni elegantemente illustrata, ed a cui concorsero
alcuni fra i migliori ingegni, che il governo borbonico proscriveva,
e che in quel libro destramente svelarono molte e molte verità
storiche, sulle condizioni e sui fatti del paese pel quale si sacri-
ficavano.
Nel 1847 il Nobile stampò il primo giornale che abbia visto la