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Pompei: rivista ill. di archeologia popolare e industriale e d'arte — 1.1881/​82

DOI article:
Minervini, Giulio: Di un programma gladiatorio in Pompei
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5959#0054

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ARCHEOLOGIA

POPOLARE

DI UN PROGRAMMA GLADIATORIO IN POMPEI

ir vogliamo poche parole
sul programma gladiato-
rio scoperto recentemente
in Pompei e del quale
presentiamo in questi fo-
gli un facsimile.

Esso dice cosi: D.Lit-
creti Satri Valentis fld-
minis Nerónis Caesaris
Aug. fili perpetui gladia-
tórum paria XX et D. Lncretio Valentis fili giaci, pa-
ria X ptig. Pompeis. VI. V. IV. III. pr. idus Apr. vénatió
legitima et vela erunt.

Entro il C della prima linea scr Celer e poi di lato
scr — Aemilius Celer sing. ad luna.
E sciogliendo le abbreviature:

Decimi Lucretii Satrii Valentis fldminis Nerónis Cae-
saris Augusti fili perpetui gladiatórum paria vigiliti
et Decimi Lucretii Decimi Valentis filii gladiatórum
paria decem pugnabunt Pompeis sexto, quinto, quarto,
tertio, pridie idus Aprilis. Vénatió legitima et vela erunt.

Scripsit Celer.

Scripsit — Aemilius Celer singularius ad lunam.

Non voglio far filologia pe' lettori del Pompei; ma
non posso tralasciare di osservare due cose: la prima
è che al terzo rigo leggesi LVCRETIO invece di LVCRE-
TI. Si è detto che fosse uno sbaglio, ma io credo al-
l' opposto che quell' O sia stato messo per equivoco in
luogo di un D, indicandosi il figlio co' nomi Decimo
Lucrc{io ed il padre co' nomi Decimo Valente, essendo

eguale il prenome seguito pel primo dal nome, pel se-
condo dal cognome. L'altra osservazione è su quegli
accenti messi sopra alcune vocali, che gli eruditi chia-
mano apici. Furono varie le opinioni de' dotti su que-
sti segni ; e noi non crediamo opportuno di qui ram-
mentarle. Solo vogliamo notare che, trattandosi dell' an-
nunzio di uno spettacolo, in questa circostanza, si volle
materialmente indicare ove si fermava la voce, facen-
dosi al popolo un solenne invito.

Ecco il programma in italiano:

Venti paia di gladiatori di Decimo Lucrezio Satrio
Valente flamine (ossia sacerdote) a vita di Nerone Ce-
sare figlio di A ugusto ( ovvero di Nerone figlio di Ce-
sare Augusto) e dieci paia di gladiatori di Decimo Lu-
crezio figlio di Decimo Valente combatteranno a Pompei
né giorni io, i 1, 12, i3 e 14, aprile. Vi sarà una caccia
magnifica col velario. Scrisse Celere—Scrisse Emilio
Celere stenografo a lume di luna.

E un grazioso annunzio di alcuni spettacoli gladiato-
ri!, che si davano da due cittadini pompeiani, padre e
figlio , nell' anfiteatro di Pompei. Sono veri cartelli per
chiamare il popolo a quel pubblico divertimento. E noto
che furono altra volta trovati in Pompei simili pro-
grammi. Parecchi dipinti col pennello furono riferiti nella
grande raccolta dello Zeingemeister (n.°ii77 e segg. ).
Ed è notabile il n.° 1185 ov'è un altro annunzio di
Lucrezio Valente che dicesi egualmente flamine perpetuo
di Nerone, e che pure dà lo spettacolo insieme col figlio.
La caserma de' gladiatori ne presenta eziandio alcuni
saggi; ed è questo uno de' motivi che persuasero i dotti
 
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