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Pompei: rivista ill. di archeologia popolare e industriale e d'arte — 1.1881/​82

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https://doi.org/10.11588/diglit.5959#0071

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ANNO I.

NUM. 5 e 6.

RIVISTA ILLUSTRATA

DI ARCHEOLOGIA POPOLARE E INDUSTRIALE

E D'ARTE

ssa?

m

obbiamo alla esperienza, questa sovrana
maestra della vita, tanto nelle grandi
quanto nelle cose di piccolo momento,
la dimostrazione della impossibilità che
la Rivista « Pompei » apparisca con
data fissa. D'altronde poi, essa non ne
ha bisogno essendo per sua natura affatto diversa da tutte
le altre riviste illustrate, le quali debbono pubblicare cose,
come suol dirsi, palpitanti di attualità. L'anno della nostra
Rivista consta di 12 fascicoli che formano un volume: ed
a questo patto certamente non verremo meno.

Fedeli al programma da noi tracciato, studieremo ren-
derla sempre più degna del favore pubblico. Siamo però
orgogliosi di potere affermare che poche riviste illustrate
sono state fin dal loro inizio si bene accette come la nostra,
ed è prova di questo che asseriamo, le moltissime opinioni
della stampa Italiana ed Estera, delle quali, solo quelle a
noi pervenute, abbiamo pubblicate in un apposito fascicolo
che si darà gratis a chi lo richiede.

Era per noi continua cagione di rincrescimento e dolore
il vedere che nella nostra Italia, cosi ricca di monumenti
archeologici importantissimi e d'innumerevoli cose artisti-

che, niuna Rivista fosse che di tutto ciò specialmente si
occupasse, lasciando in tal modo libero campo ai dotti
stranieri arricchire le loro pubblicazioni di tutto quello
che noi abbiamo in casa nostra. Ma vieppiù doloroso era
per noi il non trovare qui, nella nostra diletta Napoli, la
città più popolosa d'Italia, un giornale illustrato, mentre
sotto i nostri occhi son tesori, che quotidianamente si
accrescono mediante gli scavi di Pompei ed altri siti. Ed
a causa del movimento sempre crescente in Italia nel campo
artistico-industriale, era un vuoto enorme quello di non
avere un organo che alle industrie moderne desse i bellis-
simi modelli che l'antichità ci à lasciati.

Le idee di già esposte, ed i giudizi incoraggianti della
stampa, ci hanno animati a proseguire nell'arduo cammino,
superando gravi ostacoli ed a costo di non lievi sacrifizii.

Ed ora in occasione del novello anno, il miglior augurio
che possiamo fare alla nostra Rivista, si è che le promesse
dei nostri illustri collaboratori non vengano meno, che il
numero dei suoi lettori aumenti sempre e che viva per
tanti anni quanti di cuore auguriamo a tutt'i nostri abbo-
nati e collaboratori.

La (Direzione
 
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