We wstępie do drugiej epoki (Masaccio i następcy) antico znaczy raz dawny,
raz antyczny2^. W rozwoju sztuki w nowej epoce (.moderna) wyodrębniona zostaje
faza la prima epiii antica, a jednocześnie powiedziane jest, że Filippo Brunelleschi
miał śmiałość mierzyć się z antycznymi (diparagonargli antichi)25. Moderno może
oznaczać dzisiejszy, obecny - w biogramie Jacopa della Quercia czytamy, że jego
dzieło także i dziś jest uznawane przez moderni artefici za una cosa rarissima26.
Na ogół jednak moderno wyraża sens bycia artystą historycznie nowożytnym,
nowoczesnym, tworzącym w nowym stylu. W biogramie Lorenza Ghibertiego
czytamy, że w posągu św. Jana Chrzciciela w Or San Michele widać zaczątek dobrej
maniery nowożytnej - la buona maniera moderna22.
W części trzeciej, opisującej trzecią epokę (Leonardo, Rafael, Michał Anioł
i inni współcześni, w tym sam Vasari), już wszyscy są moderni, a słowa vecchio,
vecchi na ogół wskazują na artystów antyku, choć bywa, że antico jest rów-
noważne z kategorią dawności, dawnych czasów28. Wstęp do tej części głosi
le lodi che dagfuomini meritamente si davano aCimabue edaGiotto suo discepolo,
de’ quali il buono operare nella pittura faceva chiaro il grido per tutta Italia, fu un Margari-
tone aretino pittore..Giotto, s. 129: „Doveva questo campanile, secondo il modello di Giotto,
avere per finimento, sopra quello che si vede, una punta owero piramidę quadra alta braccia
cinquanta, ma per essere cosa tedesca e di maniera vecchia, gliarchitettori
moderni non hanno mai se non consigliato che non si faccia, parendo che stia meglio cosi”,
ale też dalej (s. 119): Giotto „divenne cosi buono imitatore della natura, che sbandi affatto quella
golfa maniera greca, e risuscitó la moderna e buona arte della pittura”; żywot
Jacopa di Casentino, s. 211 (fragment o założeniu w 1350 r. gildii malarzy - La Compagnia
e Fraternita de’ Pittori): „i maestri che allora vivevano, cosi della vecchia maniera greca
come della n u o v a di Cimabue, ritrovandosi in gran numero e considerando che 1’arti
del disegno avevano in Toscana, anzi, in Fiorenza propria avuto il loro rinascimento, crearono
la detta Compagnia sotto il nome e protezzione di S. Luca Evangelista, si per rendere nell’oratorio
di quella lode e grazie a Dio, e si anco per trovarsi alcuna volta insieme e sovenire cosi nelle cose
delfanima come del corpo a chi, secondo i tempi, n’avesse di bisogno. La qual cosa e anco per
molte arti in uso a Firenze, ma era molto piu anticamente”. Anticamente - „od dawna,
dawno temu” - występuje tak samo w biogramie Brunelleschiego, s. 321: „in quel modo che
anticamente a Firenze in quel luogo si costumava di farę”.
24 Ibidem, Proemio della seconda parte delle Vite, s. 241-248.
25 Ibidem, „...eon lo studio e eon la diligenza del gran Filippo Brunelleschi 1’architettura
ritrovó le misure e le proporzioni degli antich i”; „Filippo [Brunelleschi] ebbe
animo diparagonar gli antichine’ corpi delle fabbriche, ma vincerli nella altezza delle
muraglie”; „Lorenzo Ghiberti [...] ridusse in moto le sue figurę dando loro una certa vivacita
e prontezza, che posson stare e eon le cose modernee, come io dissi, eon le ant i che
medesimamente”.
26 Ibidem, s. 251: „Insomma questa opera fu condotta in quattro anni da lacopo eon tutta
quella maggior perfezione che a lui fu possibile, perció che oltre al disiderio che aveva natural-
mente di far bene, la concorrenza di Donato, di Filippo e di Lorenzo di Bartolo, de’ quali gia si
vedevano alcune opere molto lodate, lo sforzarono anco da vantaggio a farę quello che fece; il che
fu tanto, che anco oggi e dai moderni artefici guardata questa opera come cosa rarissima”.
27 Ibidem, s. 279: „In questa opera [...] si vide cominciata 1 a buona maniera
moderna”.
28 Ibidem, Proemio delle Vite de Scultori. Pittori, et Architettori, Che sono stati da Cimabue
in qud [...] Primo Volume della Terza Parte (s. I-V) - s. I: „Ma perche piu chiaro ancor si conosca
Mistrzowie
dawni...
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raz antyczny2^. W rozwoju sztuki w nowej epoce (.moderna) wyodrębniona zostaje
faza la prima epiii antica, a jednocześnie powiedziane jest, że Filippo Brunelleschi
miał śmiałość mierzyć się z antycznymi (diparagonargli antichi)25. Moderno może
oznaczać dzisiejszy, obecny - w biogramie Jacopa della Quercia czytamy, że jego
dzieło także i dziś jest uznawane przez moderni artefici za una cosa rarissima26.
Na ogół jednak moderno wyraża sens bycia artystą historycznie nowożytnym,
nowoczesnym, tworzącym w nowym stylu. W biogramie Lorenza Ghibertiego
czytamy, że w posągu św. Jana Chrzciciela w Or San Michele widać zaczątek dobrej
maniery nowożytnej - la buona maniera moderna22.
W części trzeciej, opisującej trzecią epokę (Leonardo, Rafael, Michał Anioł
i inni współcześni, w tym sam Vasari), już wszyscy są moderni, a słowa vecchio,
vecchi na ogół wskazują na artystów antyku, choć bywa, że antico jest rów-
noważne z kategorią dawności, dawnych czasów28. Wstęp do tej części głosi
le lodi che dagfuomini meritamente si davano aCimabue edaGiotto suo discepolo,
de’ quali il buono operare nella pittura faceva chiaro il grido per tutta Italia, fu un Margari-
tone aretino pittore..Giotto, s. 129: „Doveva questo campanile, secondo il modello di Giotto,
avere per finimento, sopra quello che si vede, una punta owero piramidę quadra alta braccia
cinquanta, ma per essere cosa tedesca e di maniera vecchia, gliarchitettori
moderni non hanno mai se non consigliato che non si faccia, parendo che stia meglio cosi”,
ale też dalej (s. 119): Giotto „divenne cosi buono imitatore della natura, che sbandi affatto quella
golfa maniera greca, e risuscitó la moderna e buona arte della pittura”; żywot
Jacopa di Casentino, s. 211 (fragment o założeniu w 1350 r. gildii malarzy - La Compagnia
e Fraternita de’ Pittori): „i maestri che allora vivevano, cosi della vecchia maniera greca
come della n u o v a di Cimabue, ritrovandosi in gran numero e considerando che 1’arti
del disegno avevano in Toscana, anzi, in Fiorenza propria avuto il loro rinascimento, crearono
la detta Compagnia sotto il nome e protezzione di S. Luca Evangelista, si per rendere nell’oratorio
di quella lode e grazie a Dio, e si anco per trovarsi alcuna volta insieme e sovenire cosi nelle cose
delfanima come del corpo a chi, secondo i tempi, n’avesse di bisogno. La qual cosa e anco per
molte arti in uso a Firenze, ma era molto piu anticamente”. Anticamente - „od dawna,
dawno temu” - występuje tak samo w biogramie Brunelleschiego, s. 321: „in quel modo che
anticamente a Firenze in quel luogo si costumava di farę”.
24 Ibidem, Proemio della seconda parte delle Vite, s. 241-248.
25 Ibidem, „...eon lo studio e eon la diligenza del gran Filippo Brunelleschi 1’architettura
ritrovó le misure e le proporzioni degli antich i”; „Filippo [Brunelleschi] ebbe
animo diparagonar gli antichine’ corpi delle fabbriche, ma vincerli nella altezza delle
muraglie”; „Lorenzo Ghiberti [...] ridusse in moto le sue figurę dando loro una certa vivacita
e prontezza, che posson stare e eon le cose modernee, come io dissi, eon le ant i che
medesimamente”.
26 Ibidem, s. 251: „Insomma questa opera fu condotta in quattro anni da lacopo eon tutta
quella maggior perfezione che a lui fu possibile, perció che oltre al disiderio che aveva natural-
mente di far bene, la concorrenza di Donato, di Filippo e di Lorenzo di Bartolo, de’ quali gia si
vedevano alcune opere molto lodate, lo sforzarono anco da vantaggio a farę quello che fece; il che
fu tanto, che anco oggi e dai moderni artefici guardata questa opera come cosa rarissima”.
27 Ibidem, s. 279: „In questa opera [...] si vide cominciata 1 a buona maniera
moderna”.
28 Ibidem, Proemio delle Vite de Scultori. Pittori, et Architettori, Che sono stati da Cimabue
in qud [...] Primo Volume della Terza Parte (s. I-V) - s. I: „Ma perche piu chiaro ancor si conosca
Mistrzowie
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