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Repertorium für Kunstwissenschaft — 20.1897

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Malaguzzi Valeri, Francesco: La chiesa e il convento di S. Domenico a Bologna secondo nuove ricerche
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https://doi.org/10.11588/diglit.68267#0185

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La chiesa e il convento di S. Domenico a Bologna
secondo nuove ricerche.
Di Francesco Malaguzzi Valeri.
II secolo XIII segnö per Bologna un periodo di rifiorimento artistico
a giudicare dalle tracce importanti ehe si vanno continuamente trovando
di quel tempo e dalle notizie ehe gli archivi danno alla luce. Quattro
grandi eliiese, oltre le minori, sorsero dalle fondamenta e occuparono ar-
ehitetti e operai per lungo corso d’anni: S. Giacomo maggiore, S. Francesco
(ehe conservano tuttora la bella veste di quel secolo), S. Giovanni e S.
Domenico.
Siccome da quelche tempo a questa parte si parla di intraprendere
restauri radicali a questa ultima chiesa, la cui facciata primitiva rimane quasi
intatta sotto le aggiunte posteriori, crediamo far cosa gradita agli studiosi
della Germania (ehe ben conoseono questa chiesa ehe conserva, oltre la
meravigliosa arca del Santo, scolpita da Nicolo Pisano e arricchita in
seguito da Nicolo da Puglia, da Michelangiolo, dal Lombardi, anche le
tombe di parrecchi tedeschi, nel chiostro) ricordandone la storia artistica
sulla guida di documenti inediti e sull’ osservazione del monumento,
colmando cosi la lacuna maggiore ehe ancora si lamentava nella Serie
delle illustrazioni dei monumenti di Bologna.
Nel luogo ove sorse la chiesa dei frati Predicatori v’era giä quella
dello stesso ordine (dedicata poi a S. Nicolo delle Vigne o della Braida)
fin dal 1198, nel quel anno vi fu sepolto messer Passipovero Passipoveri
nobile cavaliere. Non e noto ehe fosse parrocchia diretta da un Rettore
e il poco ehe ne sappiamo si ricava dalle antiche storie bolognesi del Masini
e del Ghirardacci.
E noto ehe S. Domenico mori il 6 Agosto 1227, sotto il priorato di
frate Ventura e fu sepolto nella prima chiesa in un loculo cavato fra due
altari, la cui ubicazione non risulta chiaramente dai bollandisti ehe riferiscono
il fatto. Aumentando a Bologna il numero dei monaci e venuto il bisogno
di ingrandire la chiesa e il chiostro annesso, si atterrö quella parte ov’era
sepolto il santo. Nella notte dal 23 al 24 Maggio 1233 ebbe luogo la prima
traslazione del corpo di S. Domenico e 1’ 11 Luglio dell’anno dopo sembra
ch’ei fosse sollennemente canonizzato in Rieti da Gregorio IX.
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