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TAVOLA I. n. 7.
Ercole ed altra Figura in lamina cesellata (*) .
E questa una di quelle scene che spesse fiate sogliono incontrarsi nells
arte antica , di cui non sa rendersene molta ragione a come accadeva a
Pausania allorché descriveva i più celebri Monumenti della G-recia^ che
incontrava nel suo viaggio, e che ingenuamente confessa. Nelle stesse sce-
ne sono chiari alle volte i simboli, chiarissimi i soggetti presi distaccata-
mente , ma ne sono oscurissime le applicazioni, o perchè sono monumenti
regolali dall'arbitrio o capriccio j e perciò vi sono alterate le nozionz
Mitologiche fino a ~noi pervenute ? o perchè di alcune se ne è smarrita
ogni traccia unitamente a molti Scrittori perduti, fra quali in ordine ad
Ercole, di cui dovremo parlare , si possono ricordare Archippo , Ariano
Astidama, Cauculo, Diotimo, Difilo, Matrio, Nicocaro, Parnasio , Filli-
lio j e Rintone (1) tutti smarriti.
La figura a destra de' riguardanti appena ci dà luogo a sospicare 0
eh; egli sia un' Ercole , e la vellosa pelle leonina che con qualche buona
esecuzione eli disegno lo ricuopre dalla sommità della testa fin sotto le an-
che > lo caratterizza per tale , sebbene conforme le relazioni del vecchio
Scoliaste di Apollonio (2) anche altri Eroi costumarono ricuoprirsene , e
per favellare della sola leonina soggiugneremo , che Nestore n' è coperto
in compagnia di Erifile in una gemma della collezione Stoschiana , con-
forme le osservazioni di quel dotto Espositorej che fu l'abito consueto di.
Agamemnone e che Polinice ne va rivestito presso Stazio (3) . Intanto
(*) 4- decimetri e 5c Millimetri.
(1) Athen. libb. IH. IV. VII. X. XI XIV.
(2) J. 324. Spanhem. de u$. et praett, Num. I. 38f.
(3) l 483. IV. 85. "- '
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TAVOLA I. n. 7.
Ercole ed altra Figura in lamina cesellata (*) .
E questa una di quelle scene che spesse fiate sogliono incontrarsi nells
arte antica , di cui non sa rendersene molta ragione a come accadeva a
Pausania allorché descriveva i più celebri Monumenti della G-recia^ che
incontrava nel suo viaggio, e che ingenuamente confessa. Nelle stesse sce-
ne sono chiari alle volte i simboli, chiarissimi i soggetti presi distaccata-
mente , ma ne sono oscurissime le applicazioni, o perchè sono monumenti
regolali dall'arbitrio o capriccio j e perciò vi sono alterate le nozionz
Mitologiche fino a ~noi pervenute ? o perchè di alcune se ne è smarrita
ogni traccia unitamente a molti Scrittori perduti, fra quali in ordine ad
Ercole, di cui dovremo parlare , si possono ricordare Archippo , Ariano
Astidama, Cauculo, Diotimo, Difilo, Matrio, Nicocaro, Parnasio , Filli-
lio j e Rintone (1) tutti smarriti.
La figura a destra de' riguardanti appena ci dà luogo a sospicare 0
eh; egli sia un' Ercole , e la vellosa pelle leonina che con qualche buona
esecuzione eli disegno lo ricuopre dalla sommità della testa fin sotto le an-
che > lo caratterizza per tale , sebbene conforme le relazioni del vecchio
Scoliaste di Apollonio (2) anche altri Eroi costumarono ricuoprirsene , e
per favellare della sola leonina soggiugneremo , che Nestore n' è coperto
in compagnia di Erifile in una gemma della collezione Stoschiana , con-
forme le osservazioni di quel dotto Espositorej che fu l'abito consueto di.
Agamemnone e che Polinice ne va rivestito presso Stazio (3) . Intanto
(*) 4- decimetri e 5c Millimetri.
(1) Athen. libb. IH. IV. VII. X. XI XIV.
(2) J. 324. Spanhem. de u$. et praett, Num. I. 38f.
(3) l 483. IV. 85. "- '
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