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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 1
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Erbach-Fürstenau, Adalbert: Pittura e miniatura a Napoli: nel secolo XIV
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0052

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PITTURA E MINIATURA A NAPOLI 11

Col foglio 120 verso, cessano le miniature propriamente dette. Fino al foglio 130 verso,
continuano i fregi fatti con la penna e le pitture incominciate. I luoghi destinati all’oro ed
all’argento sono coperti di nero, e talvolta il metallo fu posto dove i colori mancano tuttavia.
L’occhio gode a vedere tanta precisione nei disegni.

Peccato che non mi sia dato che accennare alle sopradette opere principali ; più bre-
vemente ancora parlerò di alcuni codici meno importanti.

La Biblioteca National a Madrid possiede (N. C. 68) un Breviarum Francis camini, illu-
strato da diversi mani. Non pochi fogli sono del nostro pittore. Nell’ornamento si ravvicina
maggiormente alla Bibbia Vaticana, quindi maggior profusione di figure grottesche e di geni
alati che nella Bibbia Hamilton e nello Statuto dell’Ordine. La maniera però è un’altra, ed
esclude le pagine intieramente dipinte e le serie di pitture. Basteranno due delle molte scene
del Nuovo Testamento per farci vedere chiaramente la coerenza con le altre opere. Poniamo

Fig. 7 — Francesco d’Avezzo : L’apocalissi. Affreschi in Santa Caterina a Galatina (Lecce)

mente che il pittore era costretto d’incastrare le sue composizioni nelle iniziali, e perciò di
rimpiccolirle, di semplificarle.

Il vecchio Simone della Presentazione di Gesù al tempio nel breviario di Madrid è una
figura tolta dalla Bibbia vaticana. Ed è ancora più notevole che Maria guardante l’angelo del-
l’annunzio faccia con le mani una mossa paurosa. Non credo già di sbagliare vedendo nel
movimento delle mani un contrassegno caratteristico del pittore napoletano.

Nell’ornamento del margine inferiore è effigiato San Giorgio che combatte il dragone,
a destra inginocchiata la figlia del re vestita di panni dorati. La composizione si può dire
benissimo riuscita.

Mostrano una somiglianza sorprendente la Madonna ed il Bambino, e Michele in lotta
col dragone, cogli stessi motivi della bibbia di Berlino.

Lavoro meno significante, eccettuati pochi disegni eseguiti dagli scolari, è il Messale,
n. 158 alla Biblioteca municipale di Avignone. Lo stemma della lince d’oro in campo rosso
e della palma verde in campo d’argento ci palesa che appartenne un giorno a Niccolò Rie-
 
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