PITTURA E MINIATURA A NAPOLI
13
già stabilito, è del tempo tra il 1353 a il 1362, molto probabilmente innanzi il 1356; il Mes-
sale di certo precede il 1368. Essendo nell’ultimo l’aiuto degli scolari cosa molto più rile-
vante, se ne può dedurre che appartenga all’età più matura del maestro.
Nel British Museum c’è un codice illustrato (re Meliadus), documentato come lavoro
Fig. 9 — Scuola napoletana (sec. xiv) : Apocalisse
Proprietà del conte Erbach v. Furstenau
fatto per re Luigi, che fu eseguito in parte da uno degli amanuensi che dipinsero nella
Bibbia Vaticana.
La Bibbia Hamilton non è certamente dipinta molto più tardi dello Statuto, mentre la
Bibbia Vaticana è dell’anno 1362. Non è certo in che anno si possono collocare il Codice
di Dante e il Breviarum di Madrid.
Ritorniamo ancora su alcuni segni caratteristici e comuni quasi a tutti i codici.
Perfetta identità nei colori, che si distinguono facilmente da quelli delle altre miniature
contemporanee.
Somiglianza nell’ornamento fronzuto e predilezione per conigli, uccelli e putti alati,
anzitutto per l’indispensabile motivo del vaso.
Iconograficamente, non ho esaminato abbastanza la relazione del materiale con l’arte
bizantina. La giudico peraltro assai scarsa e limitata a cose secondarie, per esempio : Adamo
giacente in terra, come squallido cadavere.
Le scene del Nuovo Testamento rassomigliano alle opere di Giotto o a quelle de’ suoi
seguaci. Non ho potuto rintracciare un’influenza diretta di qualunque serie di pitture nelle mi-
niature che adornano gli Evangeli, ma mi sono formato il concetto che molti affreschi giotteschi
13
già stabilito, è del tempo tra il 1353 a il 1362, molto probabilmente innanzi il 1356; il Mes-
sale di certo precede il 1368. Essendo nell’ultimo l’aiuto degli scolari cosa molto più rile-
vante, se ne può dedurre che appartenga all’età più matura del maestro.
Nel British Museum c’è un codice illustrato (re Meliadus), documentato come lavoro
Fig. 9 — Scuola napoletana (sec. xiv) : Apocalisse
Proprietà del conte Erbach v. Furstenau
fatto per re Luigi, che fu eseguito in parte da uno degli amanuensi che dipinsero nella
Bibbia Vaticana.
La Bibbia Hamilton non è certamente dipinta molto più tardi dello Statuto, mentre la
Bibbia Vaticana è dell’anno 1362. Non è certo in che anno si possono collocare il Codice
di Dante e il Breviarum di Madrid.
Ritorniamo ancora su alcuni segni caratteristici e comuni quasi a tutti i codici.
Perfetta identità nei colori, che si distinguono facilmente da quelli delle altre miniature
contemporanee.
Somiglianza nell’ornamento fronzuto e predilezione per conigli, uccelli e putti alati,
anzitutto per l’indispensabile motivo del vaso.
Iconograficamente, non ho esaminato abbastanza la relazione del materiale con l’arte
bizantina. La giudico peraltro assai scarsa e limitata a cose secondarie, per esempio : Adamo
giacente in terra, come squallido cadavere.
Le scene del Nuovo Testamento rassomigliano alle opere di Giotto o a quelle de’ suoi
seguaci. Non ho potuto rintracciare un’influenza diretta di qualunque serie di pitture nelle mi-
niature che adornano gli Evangeli, ma mi sono formato il concetto che molti affreschi giotteschi