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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 1
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Venturi, Adolfo: La scultura veneta a Bologna (Fine del XIV - principio del XV secolo)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0077

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ADOLFO VENTURI

Quale è la parte che ebbe ognuno dei due fratelli in questa opera mirabile? Uno di essi
rappresenta figure dinoccolate, forme spioventi, con le vesti che sembrano scivolare lungo i
corpi; l’altro, imagini più squadrate, torme più rigogliose, dai capelli fini, leggieri e ondulati,
dalle vestimenta sottili e più liberamente mosse. La Incoronazione, la Vergine col Bambino,
i santi a mezza figura (meno Dio Padre che sta loro nel mezzo) appartengono quasi tutti al
migliore maestro; mentre il resto devesi attribuire all’altro., più vinto dalla maniera nordica,
più lungo e più stretto, e rude. Si disegna già ne’ santi dell’altare di Bologna il tipo burbero
degli apostoli di Jacobello e Pier Paolo dalle Masegne, quali si vedano nell’iconostasi della

Fig. 2 — Jacobello e Pier Paolo dalle Masegne
Frammento dell’urna di Gio. da Legnano. Bologna, Museo Civico
(F'otografia Cassarmi di Bologna)

basilica di San Marco : tutti dalle mosse ardite, severe, soldatesche, che ispireranno più tardi
le pitture dei Vivarini.

Un’altra opera in Bologna, ascritta a Jacobello e a Pier Paolo dalle Masegne, è l’urna di
Giovanni da Legnano, morto il 16 febbraio 1383, e sepolto in San Domenico di quella città.
Il lettore de’ Decretali dello studio bolognese ebbe dai due fratelli veneziani il monumento
più notevole tra quanti nel secolo XIV si eressero in memoria de’ lettori delle Università italiane.
Benché frammentario, il monumento appare di grande bellezza (fig. 2): nel gruppo, a destra della
cattedra, è espressa l’attenzione degli uditori con una vivezza nuova : uno legge con grande
attenzione un libro, un secondo abbassa gli occhi sulle studiate carte, due altri con le teste
poggiate alle mani guardano, esaltati d’intendere i veri della scienza. Tutti quegli ascoltatori
provano un diletto dello spirito, e s’illuminano negli occhi e nei volti.

Tra i tanti sarcofagi dei lettori dello studio bolognese, prima che Jacopo della Quercia
con la tomba de’ Vari, poi di Antonio Galeazzo Bentivoglio, desse loro la forma definitiva,
questo de’ fratelli dalle Masegne è certamente il più bello. Con esso devesi però ricordare
un altro cenotafio frammentario, che si crede erroneamente di Lorenzo Pini seniore, lettore
 
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