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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0115

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72

BIBLIOGRAFIA

28. Moschetti (Andrea), Un assassinio d'arie. (Da
Il Veneto, 28 settembre 1904).

Lamenta i vandalismi inauditi cui furono sottoposte le me-
ravigliose opere d’arte del monastero di Praglia, e sugge-
risce i mezzi migliori per riparare e riattare l’antico tempio
dell’arte.

29. Poggi (Giovanni), La compagnia del Bigallo,
affreschi: I. B. Supino, Le sculture ; C. Ricci, I quadri;
G. Poggi, Appendice di documenti. (.Rivista d'Arte,
1904, pag. 189-244).

E una monografia completa e accompagnata da numerose
illustrazioni del famoso monumento fiorentino, e della pic-
cola annessa galleria. La serie dei documenti è un nuovo
ottimo contributo.

30. Ricci (Corrado), La mostra d’arte sana, in
Ravenna. (Emporium, settembre 1904; 24 illustr).

Si passano in rassegna le principali opere esposte illustran-
dole brevemente.

31. Rossi (Attilio), Il cenobio basili ano di Grolla-
ferrata (Estratto dalla Rivista d’Italia, anno VII, 1904,
pag. 29, con 14 figure).

Esposte le notizie che si hanno su l’origine e le vicende
della badia, con le molte modificazioni che ebbe sull’ar-
chitettura e sulla decorazione, l’A. descrive particolarmente
quanto v’è di superstite dell’antico arredamento artistico del
tempio; cioè la porta maggiore, che egli ritiene come ese-
guita in stretto rapporto con i pilastri che la sostengono,
deducendone la derivazione bizantina (fine sec. Xt) : il mo-
saico che sovrasta alla porta, ch’egli crede, diversamente dal
Frotingham che lo vuole più antico, contemporaneo alla
porta: il grande mosaico dell’arco trionfale, in cui riconosce
una delle più singolari manifestazioni della pittura musiva
benedettina derivata dalla nuova corrente artistica bizantina
preparata dall’abate cassinese Desiderio: gli avanzi dell’an-
tico rivestimento pittorico, i quali presentano un interessante
problema per la determinazione stilistica, e che egli ascrive-
rebbe allo scorcio del secolo XIII, anch’essi di derivazione
bizantina: il fonte battesimale, ch’è un prodotto delle scuole
dei marmorari romani del secolo XII-XIII : il campanile pure
della stessa epoca; il pallio, importante opera bizantina an-
cora di quel periodo. V’è infine un cenno di alcuni altri
avanzi, che oggi formano il piccolo museo della badia.

32. Rossi (Attilio), Santa Maria in Vulturella {Ti-
voli). Ricerche di storia e d’arte. Roma, Loescher, 1905,
8°, p. 98, tav. 16.

E una minuta e dotta illustrazione delle svariate opere
d’arte che adornano la chiesa di Santa Maria in Vulturella.
In essa sono frammenti d’affreschi del 1313, lavoro di Bar-
tolomeo da Subiaco, una statua in legno della Vergine col
Bambino del secolo xni, un altare ligneo, opera di un
maestro Guglielmo che lavorò nel secolo xil, un frammento
di reliquiario dell’arte renana del secolo xir, due candelabri
arabi, eseguiti tra i secoli XIII e xtv, una croce processio-
nale argentea della prima metà del '400, un candelabro di
bronzo a sette braccia, opera della fine del secolo XIV.

33. Sant’Ambrogio (DiegO), L’oratorio dì Santa
Maria dì Castello in Tradate (Arch. stor. lomb., a.
XXVI, v. II, pag. 199-202, Milano, 1904).

L’oratorio, della seconda 'metà del secolo xtv, è ormai
completamente svisato dai rifacimenti, ma vi resta, al disopra
della mensa dell’altare, il monumento del fondatore Tom-
maso Fustella, opera che il S. descrive, e che dichiara di
grande importanza per lo studio dell’arte campionese.

34. Scatarra (Ercole), La cappella ducale nella
chiesa dì San Francesco in Urbino (.Rassegna biblio-
grafica detl’Arte italiana, 1904, 1-3).

E una cappella costruita nel principio del secolo XIV e
distrutta nel settecento: da molte testimonianze che lo Sca-
tassa riporta, si può idealmente ricostruirla.

35. Schubring(Paul), Mostra dell antica arte senese.
{Rep. fiir Kunstzv, 1904, 470480).

Da un’ampia relazione della Mostra, suggerendo impor-
tanti cambiamenti al catalogo.

Architettura.

36. Alver Peri-:ira (F.), Architectura romanica-.

0 portico da matriz de Moncào. (O Acheólogo Pariti -
gués, voi. IX, pag. m-118; Lisboa 1904, 1 fig.)

Si descrive un bel portale che è un caratteristico esem-
plare della architettura romanica di quella regione, e che è
assegnato agli ultimi anni del secolo xil o ai primi del Xin.

37. Pernici! (Ettore), Leon Battista Alberti e Var-
chitetto dell’arco trionfale di Alfonso d’Aragona a Na-
poli {Napoli nob., voi. XIII, pag. 148-156, 1904).

In confutazione dello scritto di Wilh. Rolfs {Per Bauvieister
des Trìumphsbogen in Ncapei) il quale ritiene autore dell’arco
aragonese Francesco Schiavone o Laurana, ribadisce l’affer-
mazione già fatta altre volte che l’architetto dell’arco sia stato
L. B. Alberti, e si vale di argomenti stilistici, storici, icono-
grafici. V’è aggiunta una nota di G. Ceci, che rende conto
della monografia del Rolfs, pubblicata nel Jahrbuch ‘ter II.
Preuss. Kunstsammlungen (XVI, 2), e dissentendo sì dal Ber-
nich come dal Rolfs sostiene che l’arco non ebbe veramente
un architetto. Così si spiega, secondo il Ceci, come varie per-
sone si siano attribuite il merito di quest’opera. Si può vedere
più oltre (pag. 171-172) la replica del Rolfs, il quale con-
ferma la propria opinione, disposto però a trovarle un punto
di accordo con la tesi del B., qualora questi si limiti ad affer-
mare che il modello dell’arco fu ispirato dall’Alberti.

38. Canestrelli (Antonio), L’archile/tura medie-
vale a Siena e nel suo antico territorio {Arte antica
senese, pag. 7-122; Siena 1904).

Indicate le caratteristiche delle tre principali scuole archi-
tettoniche del medio evo nella Toscana, cioè la pisano-luc-
chese, la fiorentina e la senese, parla dapprima delle chiese
romaniche del territorio senese, ancor numerose, ma poco
note, ed in esse considera la pianta, la copertura, le absidi,

1 piloni, le porte, le finestre, esaminandone insomma il tipo
architettonico e le principali forme decorative. Dopo alcune
particolari osservazioni su i fonti battesimali, i chiostri e i
campanili, passa all’esame del Duomo e quindi gradatamente
 
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