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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 2
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0198

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BIBLIOGRAFIA

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ha ordinate cronologicamente e pubblicate in riproduzioni le
tele del maestro, e di W. von Seidlitz che ne ha ristudiate
diligentemente le stampe, l’A. si sente dispensato da ogni
ricerca critica ed erudita, e spazia liberamente nei campi del-
l’estetica, non con vane frasi, ma ponendosi avanti ben defi-
niti problemi morali e tecnici, e raccogliendo copiose inte-
ressantissime notizie intorno alla società olandese, all’azione
sull’arte pittorica esercitata dal teatro coi suoi feroci drammi,
all’influsso del movimento religioso sulla cultura e sull’arte
olandese. Non mancano qua e là ridondanze e astruserie e
spesso le analisi e le esplicazioni rendono più densa l’oscu-
rità; ma in generale l’A. riesce a farci vedere bene l’espli-
carsi del genio e le sue parole sono sempre all’altezza del
soggetto. Per il grande quadro della Ronda, egli sostiene

l’idea che il pittore abbia voluto rappresentare l’uscire della
folla armata da un tunnel o galleria oscura.

Il Neumann ha larga conoscenza della pittura italiàna della
fine del secolo XV, del principio del Seicento, e se ne giova
per utili raffronti e belle osservazioni. Da noi questo periodo,
così eminentemente pittorico, dell’arte nostra è ancora molto
trascurato dagli studiosi; eppure il Saravia, il Reni, il Cara-
vaggio, il Guercino, il Domenichino e Luca Giordano per il
naturalismo, per il movimento, per i contrasti di luce hanno
avuto grande importanza nel sorgere della pittura moderna
in Europa.

L’opera si chiude con alcune appendici sul miglior modo
di esporre il gran quadro della Ronda notturna, nell’archi-
tettura e nell’arte industriale nei quadri di Rembrandt.

G. F.

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.* * i

Storia dell’arte in generale. Opere di consulta-
zione e divulgazione. Topografia artistica ge-
nerale. Relazioni tra la storia dell’arte e le
altre scienze. Questioni e studi generali di tec-
nica, di estetica, di iconografia.

126. Biermann (G.), Verona. —Leipzig, E. A. Sce-
manti, 1904, in-8°, pag. 190, con 125 illustrazioni.

Mancava una monografia su Verona secondo gl’intenti
moderni, e perciò è tanto più interessante il recente lavoro
del Biermann, uscito nella collezione delle Berùhmte Kunst-
stàtten (n. 23). La materia è divisa in 7 capitoli. Accenna
ai resti artistici prima dell’età romanica, nei 2 primi capitoli.
Nel 30 si sofferma sulle monumentali basiliche romaniche;
e dopo aver accennato alle condizioni politiche di Verona
nel 300, parla nel 50 capitolo dell’età più bella dell’arte ve-

* Un cenno sul nuovo ordine in cui si presenta questo bollet-
tino. Premettiamo francamente non avere, secondo noi, vera
importanza una classificazione piuttosto che un’altra, special-
mente in un bollettino bimestrale, di necessità limitato; ma è
pur vero che un certo ordinamento sistematico è desiderato
dai lettori, anche in un breve elenco, per quel certo senso di or-
dine e di armonia che è nello spirito di ogni studioso special-
mente di storia, e che in parte è anche un senso estetico. In tal
caso, non sentendoci paghi delle classificazioni tradizionali, già
ideate quando gli studi avevano un diverso svolgimento e indi-
rizzo o, come la storia dell’arte, nonne avevano alcuno ben deter-
minato, si è cercato applicare qui un altro ordinamento, a linee
semplici e desunte più direttamente dall’indole e dalla metodica
degli studi che ne sono materia. Il cardine del nuovo indirizzo
della storia artistica è lo studio dei singoli monumenti; quindi
una categoria essenziale, che raccoglie le pubblicazioni di storia
particolare della produzione artistica, cioè dei monumenti, intesa
questa parola nell’ampio senso scientifico. Da questi lavori de-
rivano, come dall’analisi la sintesi, le opere generali fondamen-
tali, nonché le cosidet.te opere di consultazione e di divulga
zione, le quali formano una categoria di carattere generale;
quivi saranno raccolte anche tutte quelle pubblicazioni, le
quali, pur essendo di argomento circoscritto o singolare, e quindi
in sè stesse opere speciali, sono per la storia dell’arte contributi
di indole generale. Dalla elaborazione degli studi provengono

ronese. Essa è per il B. il '300 con le arche monumentali
e la scuola pittorica d’Altichiero. Pisanello appartiene già
alla tarda fioritura e così tutti i quattrocentisti posteriori. Nel-
l’ultimo capitolo parla dei Cinquecentisti. Si può osservare
al Biermann una troppo grande regolarità d’idee (ciò che
spesso significa empirismo di cognizioni) anche là dove la
critica recente mette punti interrogativi, come ad esempio
nell’attribuire al Rosso le terracotte della cappella Pellegrini.
Ad ogni modo nessuna migliore guida per ora di quest’opera
a chi voglia iniziarsi a sentire Verona. /. v.

127. Burckhardt (Jacob), Geschichte der Renais-
sance in Italien. IV Aufl. bearb. von H. Hultzinger.
Stuttgart, Neff, 1904, p. xvi, 419.

Questa quarta edizione dell’ opera differisce dalle prece-
denti soltanto per talune pregevoli illustrazioni aggiunte, per

poi, o acquistano nuova forma e nuova essenza, alcune speciali
istituzioni che sono l’esplicazione immediata dei rapporti tra

i nostri studi e la vita attuale, come i mezzi per la diffusione
della cultura e per la conservazione e la ricerca dei monumenti
dell’arte; e così in un’ altra categoria si registrano gli scritti che ri-
flettono il movimento delle idee e i loro effetti pratici principal-
mente su l’insegnamento, la legislazione, le vicende delle opere
d’arte. A queste tre categorie fondamentali, un’altra sola se n’ag-
giunge, per la biografia degli artisti, considerando che il valore
di cotali pubblicazioni come essenziale complemento dello studio
delle opere d’arte, e il particolare loro carattere anche quando
hanno forma generale, non consigliano di inserirle nelle altre
categorie. La divisione è adunque molto sommaria; non però si
può esser certi che la distribuzione della materia avvenga con
precisione matematica, come molti vorrebbero; gli autori non
scrivono pei bibliografi, e quindi non si può sempre sperare
che ogni libro o articolo abbia già in una classificazione sistema-
tica il suo posto preciso come i soldati nelle loro file. In ogni
puntata del bullettino sarà agevole a qualunque lettore, in così
poche pagine, accorgersi di tutto ciò che può interessarlo; alla
fine del volume poi porremo indici copiosi, e diligenti. Ciò che
appunto importa essenzialmente in simili faccende è la dili-
genza, ed a questo fine adopereremo la nostra buona volontà.

A. R.

L'Arte. Vili, 20.
 
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