Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

DOI issue:
Fasc. 5
DOI article:
Toesca, Pietro: Michelino da Besozzo e Giovannino de'Grassi
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0391

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
338

PIETRO TOESCA

i dipinti di Riofreddo.* 1 Fu una scuola non sciolta ancora interamente dal tardo manierismo
gotico eppure già compenetrata di principi naturalistici; amante della scena di genere, del-
l’umorismo, essa si rivolse più alla superficie delle cose che al loro intimo essere; seppe
riprodurre e fissare nell’arte le effimere ed abbaglianti parvenze di una società signorile che
si adornava d’impareggiabili splendori.

Pietro Toesca.

APPENDICE.

Credo utile una sommaria descrizione di tutti i disegni del codice della Biblioteca di Bergamo.

Carta i r.: un leopardo accosciato, un liocorno ed un orso accovacciato ; a penna. Il liocorno,
di tratto alquanto pesante, è lumeggiato anche di bianco. C. i v.: un cervo ed un alce; a contorno
di penna e con ombreggiature finissime, a pelo a pelo. C. 2 r.: un cervo in corsa, una pantera sdraiata
e dormente; come sopra. C. 2 v.: uno struzzo e un cane incatenato. Presso lo struzzo si legge, di scrit-
tura gotica che credo contemporanea al disegno : « uno struzo che padisse lo ferro ». C. 3 r.: bianca.
C. 3 r.: due donzelle; cfr. riproduzione. C. 4 r.: due donzelle; cfr. riproduzione. C. 4 v.: in alto, è scritto
dalla stessa mano che nella c. 2 v.: «Johininus de grassis designavit»; più sotto due falchi, un’aquila,
un capro con lunghissime orecchie (lo stesso animale che è disegnato al fol. 25 v. del codicetto della Galleria
Nazionale di Roma. Cfr. G. Bariola, Quaderno dì disegni del principio del secolo XV, ne Le Gallerie Nazio-
nali Italiane, V, 385), uno scoiattolo, un leone accovacciato. Presso il capro si legge, .della stessa scrit-
tura antica ch’è in alto del foglio: «uno becho selvaticho »; accanto agli altri animali sono i loro diversi
nomi di mano del xvn secolo. C. 3 r.: un riccio, due conigli, due bertucce, una faina (?), un istrice,
una pantera, un liocorno; le scritte coi nomi dei diversi animali sono del xvi secolo. C. 3 v.: gruppo
di donzelli in atto di cantare; cfr. riproduzione. C. 6 r. : un cavallo e un asino; cfr. riproduzione. C. 6 v.:
un bove ed un montone; sono di fattura alquanto pesante. C. 7 r.: «homo selvaticus», cfr. descrizione.
C. 7 v.: un limiero ed un cervo ombreggiati finemente e lumeggiati di bianco. C. 8 r.: sotto tre archetti
curvilinei stanno accosciati tre leopardi tinteggiati di gialletto, di bianco, e pezzati; motivo decorativo
ricavato probabilmente da un’ impresa araldica. C. 8 v.: sopra una rupe tinta di verde e disegnata nella
maniera schematica del xiv secolo, a scheggiature, stanno accosciati due caprioli finemente ombreggiati
di ocra. Le scritte sono del xvi secolo. C. 9 v.: come ho già osservato, incomincia qui un quinterno
(c. 9-14) di formato minore perchè ritagliato prima dell’attuale ordinamento del codice. Nella presente
carta sono disegnate e colorite finissimamente al vero, con arte di miniatore, una quaglia ed una ron-
dine. Le scritte sono del xvi secolo. C. 9 v.: un grosso topo tutto diligentemente colorito; è di una
esecuzione del tutto simile ai disegni precedenti. C. io r.: un pavone a ruota spiegata, colorito al
vero con grande minutezza. C. io v. : bianca. C. 11 r. : id. C. 12 r. : grifo araldico rampante. La

scritta è del xvi secolo. C. 12 r. : sopra un ramicello sta posata un’upupa, colorita al vero. C. 12 v.:

sopra un ramicello posa un uccelletto dal lungo becco : è tutto delicatamente colorito e poi legger-
mente velato di piumicelle bianche. C. 13 r.: una gallina d’india, colorita al vero, ed un castoro
delineato a penna. Presso la gallina è scritto dalla stessa mano che trovasi a c. 4 v. (della fine del
xiv secolo): «una gaiina de india». C. 13 v.: un avvoltoio (?), un cardellino ed un pappagallo verde,
coloriti al vero. C. 14 r.: senza disegni. Di scrittura del xvi secolo sono segnati i nomi degli animali
rappresentati nella carta precedente. C. 14 v.: bianco. Qui finisce il quadernetto di formato minore e
con disegni di uccelli. C. 13 r.: i fogli riprendono il primiero formato. Il fondo di rupe verde è una
continuazione di quello veduto a carta 8 verso che fa parte del presente foglio. Un cervo, un levriero5
un bracco. Scritte del xvi secolo. C. 13 v.: due leopardi coloriti al vero e in basso un cammello che

sembra disegnato da mano diversa dalla solita e più inesperta. C. 16 r.: un capriolo, un lepre, una

volpe ed un leopardo legato, coloriti finissimamente al vero. C. 16 v.: un fiore e un’impresa, ripetuta

o monca: li credo della fine del xiv secolo o del Martino V negli Atti del Congresso internaz. di scienze
principio del secolo seguente. ^ storiche, VII, 287 e seg., Roma, 1905.

1 V. Leonardi, Affreschi dimenticati del tempo di
 
Annotationen