L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (8.1905)

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MISCELLANEA

dorato, con smalti (senza marco) ed un calice col
marco della città di Aquila... „

Le pratiche fatte allo scopo di ottenere i due og-

sbalzo, i quali hanno caratteri del Settecento, non
quelli del secolo xv, mentre gli smalti hanno analogia
con gli altri che si sapevano comporre in questo tempo

Fig. 2

Calice. San Pio Fontecchio Calice. Villacollalto

> Chiesa madre Chiesa di San Michele Arcangelo

getti per la mostra di Chieti, non ebbero alcun po-
sitivo risultato. Però la segreteria di quel museo, il
15 giugno di quest’anno, insieme con una cortesis-
sima lettera, mi spediva le fotografìe dei due argenti,
di cui uno è qui riprodotto.

Nella lettera mi si domandava se la cassetta, mon-
tata con placche di smalto trasparente, fosse o no di ma-
nifattura abruzzese. Risposi affermativamente, giacché
tutti i caratteri artistici e tecnici concorrono a farla ri-
tener tale, quantunque rifatta assai tardi.

Questa cassetta è di pianta rettangolare. Le quattro
facce portano rosoni quadrilobati fra ornati gotici sim-
metrici, a sbalzo, su campo granulato. Nei rosoni si
veggono smalti trasparenti, le cui figure, di un disegno
perfetto, risentono il fare degli orafi abruzzesi del pe-
riodo più fiorente. Il coperchio ha l’insieme di una
piramide tronca, con le facce ornate di quadrilobi a
smalto e fregi a cesello. L’oggetto poggia su piedi
sagomati ad archetti gotici. Manca la lamina della boc-
chetta della toppa, sostituita con altra di differente
fattura.

Vi si legge questa iscrizione, la quale trascrivo in-
tegralmente da quella inviatami dalla segreteria del
museo :

PER. PRESVLEM IACOBVM. FVIT HOC. OPVS
INSIGNE. PER. ATTVM (sic) \ ANNO. DOMINI MIL-
LENO. QVADRIGENTENO. VICESIMO. TERTIO

Senza la pretensione di farla da maestro, a me
sembra che l’opera debba ritenersi frammentaria. A
questo giudizio mi tirano a preferenza gli ornati a

veramente aureo dell’oreficeria abruzzese. La cassetta,
come opina il prof. Venturi, fu rifatta; e certo è che

Fig. 3 — Croce astile di argento dorato
Collepietro, Chiesa di San Giovanni Battista