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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 6
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0498

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MISCELLANEA

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la tecnica dello sbalzo, il modellato, il movimento e il
taglio del fogliame, non sono quelli medesimi delle
opere sulmonesi, teramane e guardiesi.

Non avendo potuto studiare direttamente la preziosa
cassetta, non intendo incaparmi, che altre analogie e

Fig. 4

Giovanni Rosecci : Croce processionale d’argento
Aquila, Municipio

più minute analisi potrebbero condurre ad opposte con-
clusioni.

Il calice, anche di argento dorato, è alto 26 cen-
timetri.

Il piede ha per base un poligono mistilineo di sei
lobi alternati da sei angoli sporgenti, ed è formato da
sei lamine a guscio rovescio, le quali si aggruppano
al prisma, su cui è fissata la coppa. L’andamento cur-
vilineo del guscio è piuttosto rigido, come nei calici
dell’istessa scuola, di epoca più recente, che sono a
San Pio Fontecchio, a Fagnano Alto, a Cobalto e in
altri paesi d’Abruzzo.

Su le lamine, accosto ad ogni lobo, è un rosone
di sei segmenti circolari, dentro il quale è infissa una
placca con un Santo in smalto trasparente.

Fra l’uno e l’altro rosone è un fogliame a sbalzo,
il quale, su campo granulato, muove dall’alto e corre
lungo i sei spigoli del guscio. Attorno a questa parte
di prisma, che sormonta la cornice, la quale aggruppa
le lamine, è il saluto : AVE MARIA GRATI A FRENA.

Il nodo porta sei dischi sporgenti da una promi-
nenza quasi sferica. Ogni disco ha una mezza figura
incisa ed è decorato nella periferia da fiammelle ser-
peggianti. Nella sottocoppa sono "Angeli in orazione.

Fig- 5

Croce astile d’argento Croce astile argentoùdorato
Teramo, Chiesa Tione

di Santa Maria delle Grazie Congregazione di Carità

In generale le figurine incise, le quali quasi tutte hanno
perduto lo smalto, non sonojbelle. L’opera ha dovuto
soffrire qualche ristauro, perchè i fregi a bulino nel
prisma sottostante al nodo sono mutilati.

Il marchio A Q L della corporazione è impresso nel
guscio, proprio presso la cornicetta che unisce le la-
mine al prisma.

I bolli o marchi che si trovano nelle opere di ore-
ficeria aquilana, scoverti fino ad oggi, sono quattro,
i quali si distinguono pel tipo calligrafico e per alcune
lievi variazioni dei segni che compongono le lettere.
Sono questi :
 
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