Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Longhi, Roberto: Il Coreggio nell'Accademia di San Fernando a Madrid e nel Museo di Orléans
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0028

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
2

ROBERTO LOXCUl

pestare la vipera di Euridice o, alla meglio, d'imbattersi negli autori alessandrini in cerca
d'idilli.

Quanto al fiero, cogitabondo San Gerolamo del Quattrocento, egli si è cercato e tro-
vato nel fondo della foresta un sopportabile chez soi. E già si diletta della solitudine, e
dell'ombra che gli carezza la spalla, e, da vero esteta, palpa e guarda come uno strano
magot, il teschio che forse non è d'osso, ma d'avorio; dunque comprato in città, quando
faceva il cardinale, in una bottega di « articoli religiosi ».

E con quanta eleganza si rovescia il padiglione auricolare, fino a infruscarlo al
fiocco bianco del favorito spumoso e bello, indispensabile correttivo di ogni nobile
calvizie!

Vediamo qui i prodromi di quella, direi, civetteria della vecchiaia, che si svol-
gerà poi così insopportabilmente negli ambigui e frolli vegliardi della cupola del Duomo
di Parma; e che Annibale Carracci dimostrava d'intender così bene — quando da
Parma ne scriveva allo zio — e non certo per proporsi di evitarne il làccio teso alla
scuola bolognese.

Qui, tuttavia, ogni cosa si mantiene in uno stadio di riservatezza e di decoro,
che piace, ed oltre il quale Raffaello, per esempio, non andò mai, volendo pur toccare
le stesse corde: penso al ciuffo volante dei capelli di San Sisto; e a qualche pensatore
di second'ordine, un po' blasé, della scuola d'Atene.

Quanto al Correggio, egli non poteva permettersi troppo, a soli dieci anni dalla
morte di Andrea Mantegna; egli ci ha dato qui, soltanto, un vecchio che si diletta d'ere-
mitaggio.

* * *

Pochi giorni dopo aver incontrato il Correggio a Madrid, mi accadde di rivederlo
ad Orléans, nel Museo, appiattato dietro una porta, come un incorniti qualsia.

La storia esterna — ch'io appresi più recentemente in Parigi — di questa Ma-
donna col Bambino, San Giuseppe e San Giovannino, è davvero curiosa.

L'opera è senza dubbio la stessa citata al Louvre nel vecchio catalogo del Villot
(1869, pag. 322) al n. 530 della Scuola Italiana, con questi chiarimenti: « Collection
de Louis XIV. Ce tableau, donne par Bailly et tous les inventaires à l'Allegri, n'est as-
surement pas de cet artiste. Les temps et les prétendues restaurations, dit Lépicié, ont
si fort endommagé ce tableau, qu'il faut chercher le Corrège dans Corrège mème. Il
à été attribué depuis à Pomponio Allegri, fils du Corrège ou à Girolamo Mazzola. Il
nous semble plus convenable de le classer parmi les inconnus de l'école lombarde ».

L'ottimo Villot, evidentemente, errava, ritenendo che l'opera non fosse nè del Cor-
reggio, nè correggesca. È forse ch'egli era abituato a godersi l'artista ne\V Antiope o nello
Sposalizio di S. Caterina e che a' suoi giorni il primo tempo dell'Allegri non era ancora
sufficentemente noto?

Fu ad ogni modo il suo errore che pochi anni dopo, e precisamente il 26 di aprile
del 1872, fece comprendere il quadro nella prima distribuzione dei dipinti secondari
del Louvre ai musei di provincia;1 la sorte di riceverlo toccò ad Orléans, dove si perse
persino notizia della prima attribuzione, sicché il Correggio venne relegato tra gli inconnus
della scuola italiana.

Anche il Lépicié aveva avuto torto, o almeno aveva di molto passato il segno, par-
lando di questo quadro, già molt'anni prima, come « fort endommagé ». Senza dubbio,

1 La notizia si desume dalla preziosa nota di
M. Louis Demonts relativa agli Emplacements
actuels des tableaux du Musée du Louvre catalogués
par Erédéric Villot, nel Bullettin de la Société de

l'Hist. de l'art francais (ann. iyi.f, I fase,
pag. 136) la cui consultazione mi è stata faci-
litata dalla cortesia dei signori Rouchés e Alfassa.
 
Annotationen