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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

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https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0070

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RECENSIONI

Fogo Art Museum Harvard University. Col-
lection of Mediaeval and Renaissance paintings.
Cambridge, Harvard University Press.. [919).

Bel catalogo cui hanno collaborato la signorina Marga-
ret E. Gilman, segretaria del Museo, per le scuole spagnola,
tedesca, francese, inglese; il direttore E. W. Forbes per
la parte bizantina: Arthur Pope per le scuole fiorentina e
itali.in. 1 del Nord; George Harold Edgell per le scuole se-
nese, umbra e fiamminga.

I.a Collezione della Harvard University, ebbe origine dal
donativo Fogg (1N91) e venne in segreto accresciuta per la
generosità d'altri donatori, principalmente il Dr. Deninan
W. Ross, Edward 1'. Warren, Ch. I.. Freer, G. W. Harris,
E. M. Cary. Non si tratta naturalmente soltanto di un
museo, ma, per cosi dire, di un laboratorio dell'Università,
con collezioni di stampe, di libri, di fotografie ad uso degli
studenti e del pubblico.

In genere, anche nella scelta degli oggetti, il museo ri-
sente di questa tendenza piuttosto scolastica, storicistica
e didattica, che estetica. È d'altronde un male generico
che ha orinai inquinato l'ordinamento, la disposizione e la
scelta dei maggiori musei del mondo.

Si mira ad avere rappresentato un'artista o una scuola,
qualche volta indipendentemente dal grado estetico della
1 <>s,i che deve servire alla rappresentanza. Noi mai ci ac-
conceremo facilmente a comprendere quale valore spiri-
tuale possano avere, ad esempio, le due Madonne di P'er
Francesco Fiorentino, la larva che dovrebbe rappresentare
il Ghirlandaio, la pala di un eclettico seguitatore di Ghir-
andajo e Filippino I.ippi, il brutto di Credi, l'orribile Gio-
vanni di Paolo, il dozzinaleedincerto esempio di Francesco
di Giorgio, il brutto Pintoricchio, la decalcomania di Ber-
nardino di Mariotto, uno dei peggiori Bartolomeo Vivarini,
le sagome sciocche del Santa Croce, ecc. Occorre ad ogni
modo ricordare gli esempi dove il valore d'arte, in diversa
misura, si afferma.

Enumeriamo pertanto i principali esempi italiani senza
altri commenti.

Scuola Fiorentina: Daddi: Trittico; scuola dell'Orcagna
(Iacopo di Cione?): Scene della vita di Cristo; Spintilo Aretine:
// grande trittico di Monte Oliveta; Filippo I.ippi e fra Dia-
mante: .San Gerolamo con San Giovanni e Santa (Tecla.-);
Francesco Peschino (secondo Mary Logau Compagno di
Pesellino): Costruzione del Tempio; B;nozzo: Madonna;
Maestro del Giudizio di Paride: Giudizio di Paride. Scuola

senese: Ambrogio Lorenzetti: .S. Agnese;i\ cosiddetto Ugolino
Lorenzetti: Natività; Andrea Vanni: Annunciazione; Sas-
setta: Cristo al Limbo; Matteo di Giovanni: San Gerolamo
nello studio; Benvenuto di Giovanni: Madonna fra Santi.
Scuola umbra: Nicolò Alunno: Trittico; Scuola di Giovanni
Boccati (ma più probabilmente scuola fiorentina come la
Madonna sorella della Collezione Berenson): Madonna e
angeli; Antoniazzo Romano: Madiotna; Antoniazzo Romano
(ma certamente Melozzo): .S. Fabiano Papa, già della Coli,
l abri a Roma; Cosmè Tura: 1.'adorazione dei Magi; seguace
di Francesco del Cossa, forse Leonardo Scaletti: Giovane
che saluta un Re (ma più probabilmente opera umbro-mar-
chigiana della cerchia rli Gerolamo di Giovanni come è
dimostrato dal pendant assai superiore di qualità, già nella
Collezione Sedelmeyer ora nella Raccolta del Conte Contini
a Roma); Jacobello del Fiore: Madonna; Lorenzo Lotto.:
.San Pietro Martire; Tintoretto: Diana; Leandro Bassano.:
Cristo che appare a un donatore.

1 valori più alti della collezione son dati dal grande
Trittico di Spinello Aretino, complesso decorativo di ordine
raro; il Filippo I.ippi, dove pare superfluo ammettere la
collaborazione di Fra Diamante; la N itività del cosiddetto
Ugolino Lorenzetti, che ha sempre più l'aria di non essere
altro che opeia primitiva di Bartolo di Maestro Fredi; il
S: Fabiano ]ìapa, che non c'è ragione di togliere a Melozzo;
il Trittico insolitamente puro e scevro di tics realistici, di
Nicolo Alunno; la ricca smaltata e fiorita Madonna di
Jacobello del Fiore; il San Pietro Martire, appassionato
Come uno Zurbaran e dipinto come un Caravaggio, di
Lorenzo Lotto; la Diana del Tintoretto, folle d'impressio-
nismo: e V Adorazione dei Magi di Cosmè Tura, il divinissimo
tondo che lo Stato italiano lasciò incredibilmente esulare
dalla ( olle/ione della marchesa di Santa Fiora nel 1905.

R. I.ONGHI.

REQUEIL MILLI E T: I c.xtes grecs et latins relatifs
à l'histoire de la pein/ure ancienne publiés, traduits
et cotnmentis par Adolphf, Reinach. Tome I.
Paris, Klincksick, 1921, pp. vin-429, in-8° grande.
Franchi 30.

Fani Milliet, noto pittore e archeologo, offri nel 1905
una somma all'/Issociation des Étitdes grecques per una
pubblicazione francese atta a sostituire le Schriftquellen
delPOverbeck, aggiungendo ai passi degli scrittori antichi
una traduzione e un commento. Dopo varie vicende, l'im-
presa fu assunta nel 1911 da Adolfo Reinach, allora venti-
 
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