Di alcune tracce sul verso della "Crocifissione,, del Tintoretto
nella Scuola di S. Rocco
Redenti indagini hanno ben dimostrato il metodo di preparazione dei dipinti del Tin-
toretto. 1
Resulta ch'egli veniva meticolosamente studiando sul nudo, una per una, le sue
figure, dopo aver osservato l'effetto generale delle luci su statuette di cera, in ap-
posito teatrino: (così si vuol facesse anche il Correggio e, vicino a noi, il Degas). Dai
Kig. i — Venezia, S. Rocco:
disegno nel verso della Crocifissione del Tintoretto.
disegni in piccolo, ripetuti talora due o tre volte per uno stesso personaggio e ricavati
sempre da modelli mascolini, anche per figure femminili, il Tintoretto passava poi allo spol-
vero, grandezza naturale, e lo spolvero trasportava sulla tela, fissandovelo con un grosso
rigo nerastro. Dietro la traccia schietta e onesta disponeva quindi i suoi paesaggi tempe-
stosi e tragici, mentre, sulle membra coscienziosamente calcolate, stendeva sicure, come
su persona viva, le vesti.
Tale metodo esecutivo, oggi ben comprensibile, fu ignoto ai precedenti autori di mo-
nografie sul Tintoretto; dai quali Io studio dei disegni o fu del tutto tralasciato (Thode),
o fu oggetto di trattazione superficiale e troppo spesso erronea (Philipps, Osmaston).
' 1). v. HADELN, Zeichnungen des Tintore/In, in Jahrhuch der preusz. Kumttsamm, 1021, II-III-IV,
|>. 82 e segg.
nella Scuola di S. Rocco
Redenti indagini hanno ben dimostrato il metodo di preparazione dei dipinti del Tin-
toretto. 1
Resulta ch'egli veniva meticolosamente studiando sul nudo, una per una, le sue
figure, dopo aver osservato l'effetto generale delle luci su statuette di cera, in ap-
posito teatrino: (così si vuol facesse anche il Correggio e, vicino a noi, il Degas). Dai
Kig. i — Venezia, S. Rocco:
disegno nel verso della Crocifissione del Tintoretto.
disegni in piccolo, ripetuti talora due o tre volte per uno stesso personaggio e ricavati
sempre da modelli mascolini, anche per figure femminili, il Tintoretto passava poi allo spol-
vero, grandezza naturale, e lo spolvero trasportava sulla tela, fissandovelo con un grosso
rigo nerastro. Dietro la traccia schietta e onesta disponeva quindi i suoi paesaggi tempe-
stosi e tragici, mentre, sulle membra coscienziosamente calcolate, stendeva sicure, come
su persona viva, le vesti.
Tale metodo esecutivo, oggi ben comprensibile, fu ignoto ai precedenti autori di mo-
nografie sul Tintoretto; dai quali Io studio dei disegni o fu del tutto tralasciato (Thode),
o fu oggetto di trattazione superficiale e troppo spesso erronea (Philipps, Osmaston).
' 1). v. HADELN, Zeichnungen des Tintore/In, in Jahrhuch der preusz. Kumttsamm, 1021, II-III-IV,
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