20 ADOLFO VENTURI
col nome del Correggio, riservandoci di farlo conoscere quando ne avremo una migliore
Fotografìa. Dei tre studi suddetti, uno solo recava l'attribuzione a Raffaello, e cioè
la terza replica (fig. i) del putto reggifestone dipinto dall'Urbinate per il camino di
papa Giulio e nell'affresco di Sant'Agostino a Roma, replica libera, dove la posa, più
rattenuta, converte l'indolente serpeggiamento delle forme in classico equilibrio, e il
fuoco del volto, dei neri occhi d'aquila, si spegne, le ribelli ciocche uncinate diventano
Fig. 2 — Raffaello: Studio per 1' « Attila ».
Haarlem, Museo Teyler.
soffice massa di lana spiovente, l'accademismo del periodo tardo si rivela pur nella raf-
finata bellezza della forma e del calmo atteggiamento. Uniforme velata ombreggiatura,
seriche luci passano sul robusto nudo con i lenti studiati passaggi che spesso si ve-
dono nei nudi disegnati da Raffaello per la Farnesina e per le Logge; la massa ondeg-
giante del braccio, la soave testa reclinata sulla spalla, le volute ritmiche dei nastri
e delle penne affibbiate all'anello mediceo dalle aperte dita del fanciullo collocano que-
st'opera, ideata certamente per Leone X, destinata, come dimostrano le ombre sul fondo,
ad essere eseguita a monocromato, tra i più eleganti disegni dell'ultima fase dell'arte
raffaellesca.
Un altro schizzo, rapido, a penna e acquerello, non attribuito all'Urbinate, e certo di
sua mano propria, rappresenta (fig. 2) un guerriero su cavallo volteggiante, vicino di tempo
col nome del Correggio, riservandoci di farlo conoscere quando ne avremo una migliore
Fotografìa. Dei tre studi suddetti, uno solo recava l'attribuzione a Raffaello, e cioè
la terza replica (fig. i) del putto reggifestone dipinto dall'Urbinate per il camino di
papa Giulio e nell'affresco di Sant'Agostino a Roma, replica libera, dove la posa, più
rattenuta, converte l'indolente serpeggiamento delle forme in classico equilibrio, e il
fuoco del volto, dei neri occhi d'aquila, si spegne, le ribelli ciocche uncinate diventano
Fig. 2 — Raffaello: Studio per 1' « Attila ».
Haarlem, Museo Teyler.
soffice massa di lana spiovente, l'accademismo del periodo tardo si rivela pur nella raf-
finata bellezza della forma e del calmo atteggiamento. Uniforme velata ombreggiatura,
seriche luci passano sul robusto nudo con i lenti studiati passaggi che spesso si ve-
dono nei nudi disegnati da Raffaello per la Farnesina e per le Logge; la massa ondeg-
giante del braccio, la soave testa reclinata sulla spalla, le volute ritmiche dei nastri
e delle penne affibbiate all'anello mediceo dalle aperte dita del fanciullo collocano que-
st'opera, ideata certamente per Leone X, destinata, come dimostrano le ombre sul fondo,
ad essere eseguita a monocromato, tra i più eleganti disegni dell'ultima fase dell'arte
raffaellesca.
Un altro schizzo, rapido, a penna e acquerello, non attribuito all'Urbinate, e certo di
sua mano propria, rappresenta (fig. 2) un guerriero su cavallo volteggiante, vicino di tempo