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OSVALDO SIREN
Questi tre numcii (17, 18, 57) sono troppo stret-
tamente uniti nello stile per esser separati sotto
nomi di differenti artisti. Meno palese opera
Fig. 2 — Roma, Pinacoteca Vaticana, n. 18.
(Fot. Anderson).
individuale del maestro, ma tuttavia attribui-
bile a lui, è la Madonna con quattro Santi e due-
Angeli genuflessi (N. 24) « maniera dei Cerini »,
e probabilmente anche i due santi, .S. Paola e
S. Eustochium (NN. 25-26).
1 tipi di Lorenzo sono ben distinguibili nel
quadro di Madonna che sta proprio accanto ad
un trittico di Madonna nella Collezione Jarves
a New Haven Conto. 1 due santi conducono un
poco oltre, fuori del suo consueto manierismo,
ed ammetto la possibilità (benché non la neces-
sità) di qualche « compagno » lavorante con Lo-
renzo nella stessa bottega e che eventualmente
cooperasse con lui. L'influenza di Loienzo Mo-
naco è evidentissima nelle smilze forme gotiche
dei santi.
NN. 27 e 28. Sono ben note opere di Simone
Martini e Lippo Memmi.
N. 29. Della Scuola di Lippo.
NN. 30-37. Dipinti per predella di Bernardo
Daddi.
N. 40. Scuola toscana: Il Crocifisso. Questo
Crocifisso ed il Ri/ratto di S. Francesco, opera
firmata di Margaritonc, sono le sole pitture del
Duecento nella Galleria Vaticana. Per sfor-
tuna il Crocifisso è assai miseramente conser-
vato: è stato così eccessivamente pulito che le
ligure sono del tutto simili ad ombre. Io non penso
che possa esser collocato in alcuna delle scuole
toscane del xm secolo: esso non è stato dipinto
a Lucca, Pisa, Firenze, Siena o Arezzo, ma in qual-
che luogo dell'Umbria o delle Marche. 1 più pros-
simi parenti di questo Crocifisso si possono trovare
a Spoleto o Fabriano o in quei dintorni. Le figure
molto esili e smilze, di un'espressione commovente,
ma sprovviste di vigore, sono umbre nello spirito
e nel carattere. I Crocifissi di maestro Rainald 1
Ranucci in Fabriano ed in Firenze sono forse i
migliori esemplari della scuola umbra intorno al
al 1260, ma per qualità sono un po' superiori
a questo, che pure dovrebbe datarsi di alcuni
anni prima. Fu probabilmente dipinto intorno
al 1230 da qualche artista umbro locale.
N. 41. Quadro d'altare firmato di Giovanni
Bossi, una interessante nuova conoscenza.
N. 42. Scuola di Giotto: La Crocifissione.
«Noli me tangere « (fig. 3). Questo quadro ci conduce
nella scuola romagnola, che è particolarmente
bene rappresentata nella Galleria Vaticana. È
probabilmente il più antico dei dipinti romagnoli
Fig. 3 — Roma, Pinacoteca Vaticana, n. 42
(Fot. Anderson).
in questa Collezione, ma non certo il migliore
di qualità. L'elemento bizantino è più forte qui
che, ad esempio, nelle opere di Giovanni Baronzio,
OSVALDO SIREN
Questi tre numcii (17, 18, 57) sono troppo stret-
tamente uniti nello stile per esser separati sotto
nomi di differenti artisti. Meno palese opera
Fig. 2 — Roma, Pinacoteca Vaticana, n. 18.
(Fot. Anderson).
individuale del maestro, ma tuttavia attribui-
bile a lui, è la Madonna con quattro Santi e due-
Angeli genuflessi (N. 24) « maniera dei Cerini »,
e probabilmente anche i due santi, .S. Paola e
S. Eustochium (NN. 25-26).
1 tipi di Lorenzo sono ben distinguibili nel
quadro di Madonna che sta proprio accanto ad
un trittico di Madonna nella Collezione Jarves
a New Haven Conto. 1 due santi conducono un
poco oltre, fuori del suo consueto manierismo,
ed ammetto la possibilità (benché non la neces-
sità) di qualche « compagno » lavorante con Lo-
renzo nella stessa bottega e che eventualmente
cooperasse con lui. L'influenza di Loienzo Mo-
naco è evidentissima nelle smilze forme gotiche
dei santi.
NN. 27 e 28. Sono ben note opere di Simone
Martini e Lippo Memmi.
N. 29. Della Scuola di Lippo.
NN. 30-37. Dipinti per predella di Bernardo
Daddi.
N. 40. Scuola toscana: Il Crocifisso. Questo
Crocifisso ed il Ri/ratto di S. Francesco, opera
firmata di Margaritonc, sono le sole pitture del
Duecento nella Galleria Vaticana. Per sfor-
tuna il Crocifisso è assai miseramente conser-
vato: è stato così eccessivamente pulito che le
ligure sono del tutto simili ad ombre. Io non penso
che possa esser collocato in alcuna delle scuole
toscane del xm secolo: esso non è stato dipinto
a Lucca, Pisa, Firenze, Siena o Arezzo, ma in qual-
che luogo dell'Umbria o delle Marche. 1 più pros-
simi parenti di questo Crocifisso si possono trovare
a Spoleto o Fabriano o in quei dintorni. Le figure
molto esili e smilze, di un'espressione commovente,
ma sprovviste di vigore, sono umbre nello spirito
e nel carattere. I Crocifissi di maestro Rainald 1
Ranucci in Fabriano ed in Firenze sono forse i
migliori esemplari della scuola umbra intorno al
al 1260, ma per qualità sono un po' superiori
a questo, che pure dovrebbe datarsi di alcuni
anni prima. Fu probabilmente dipinto intorno
al 1230 da qualche artista umbro locale.
N. 41. Quadro d'altare firmato di Giovanni
Bossi, una interessante nuova conoscenza.
N. 42. Scuola di Giotto: La Crocifissione.
«Noli me tangere « (fig. 3). Questo quadro ci conduce
nella scuola romagnola, che è particolarmente
bene rappresentata nella Galleria Vaticana. È
probabilmente il più antico dei dipinti romagnoli
Fig. 3 — Roma, Pinacoteca Vaticana, n. 42
(Fot. Anderson).
in questa Collezione, ma non certo il migliore
di qualità. L'elemento bizantino è più forte qui
che, ad esempio, nelle opere di Giovanni Baronzio,