DISEGNI SCONOSCIUTI DI RAFFAELLO NELL'ALBERTINA DI VIENNA 207
ritmicamente s'innestano le volute del cornucopie) e della grande foglia d'acanto, che nella
elastica spira del suo stelo chiude un aggirato rosone. Non un lembo di foglia, non una
corolla di fiore, non una ciocca di chiome si muove senza trovar rispondenza al suo
movimento in altro particolare del fregio: basti vederi' come all'unisono ondeggino
la testa del bimbo e il tralcio abbandonato all'aria sopra di essa con molle
dondolìo di piuma, e come la voluta scattante della grande foglia, che traccia l'orlo
superiore del disegno, equilibri l'inclinazione verso il centro del gruppo umano: lin-
guaggio ritmico, risonanze armoniche, proprie alla serena arte classica di Raffaello.
A che servì il superbo ornamento, metà di quello che doveva essere eseguito? La grande
curva dell'orlo sembra tracciare il contorno di una spalliera di letto; e possiamo doman-
darci se Raffaello non abbia dato il disegno per il letto di Agostino Chigi, a cui, proprie
nel primo periodo della sua dimora a Roma, si lavorava da intagliatori e da orali, pro-
fondendovi oro, avorio e gemme.
Adolfo Venturi
ritmicamente s'innestano le volute del cornucopie) e della grande foglia d'acanto, che nella
elastica spira del suo stelo chiude un aggirato rosone. Non un lembo di foglia, non una
corolla di fiore, non una ciocca di chiome si muove senza trovar rispondenza al suo
movimento in altro particolare del fregio: basti vederi' come all'unisono ondeggino
la testa del bimbo e il tralcio abbandonato all'aria sopra di essa con molle
dondolìo di piuma, e come la voluta scattante della grande foglia, che traccia l'orlo
superiore del disegno, equilibri l'inclinazione verso il centro del gruppo umano: lin-
guaggio ritmico, risonanze armoniche, proprie alla serena arte classica di Raffaello.
A che servì il superbo ornamento, metà di quello che doveva essere eseguito? La grande
curva dell'orlo sembra tracciare il contorno di una spalliera di letto; e possiamo doman-
darci se Raffaello non abbia dato il disegno per il letto di Agostino Chigi, a cui, proprie
nel primo periodo della sua dimora a Roma, si lavorava da intagliatori e da orali, pro-
fondendovi oro, avorio e gemme.
Adolfo Venturi