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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

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Fasc. 4
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Lavagnino, Emilio: S. Pietro a Toscanella
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https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0245

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SAN PIETRO A TOSCA NELLA

217

una data positiva e sicura credo sia impossibile,
ma è certo che fu tagliato da un qualche mar-
moraro, probabilmente dell'vni secolo, ed è un

Fig. 4 — Toscanella : San Pietro.
Capitello del presbiterio,

esempio abbastanza raro di capitello con simile
squadratura.

Altri capitelli a questo simili, ma aventi gli
angoli tagliati a sguscio è gravanti direttamente
su colonne prive di collarino, si ritrovano in tutte
le parti, certo le più antiche, della chiesa. Sono
anelli' lavori dell'ottavo secolo i sei capitelli della
porta principale (fig. 5) e che, adoperatijorigina-

Fig. 5 — Toscanella: San Pietro.
Capitelli della porta.

riamente per sorreggere il portale della chiesa, fu-
rono conservati al loro posto in tutti i restauri
che subì la costruzione.

Ma, se non una data precisa, almeno una conferma
attendibilissima che la chiesa sia stata edificata
verso la metà dell'viit secolo ci viene data dallo
esame dei plutei, dei frammenti di pluteo, e di un

paliotto della chiesa primitiva che, ancora oggi,
sistemati alla meglio con altro materiale fram-
mentario tolto da costruzioni e sarcofagi etru-
schi e romani, servono a limitare il presbiterio.

Questi rozzi lavori infatti (fig. 6) hanno punti
di somiglianza e di indentità con altri di Roma
come quelli ancora oggi esistenti in Santa Maria

(Fot. Alinari).

in Trastevere, Santa Maria in Cosmedin, San
Saba e con la testata di un antico ciborio della
Pieve di Bagno Cavallo, per non citare una in-
finità di sculture tutte appartenenti all'vill ed
al principio del ix secolo.

Se principalmente raffrontiamo i plutei di San
Pietro con quelli di Santa Maria in Cosmedin e
Santa Maria in Trastevere, appartenenti ai re-
stauri fatti da papa Adriano I (774-71)5) nelle
(hie basiliche, notiamo uno stesso lavoro. In que-
sti di Roma come negli altri di Toscanella ab-
biamo una identica maniera; il marmo si intagliti
come fosse legno, e le parti più sporgenti non pre-
sentano gli estremi arrotondati ma tagliati a spi-
golo; ed è appunto il carattere peculiare tecnico
che, in simili lavori, contrassegna e distingue una
determinata epoca da ogni altra. Così pure con-
temporaneo ai lavori delle due basiliche romane
è il paliotto di San Pietro (fig. 7), lavoro roz-
zissimo e grossolano; infatti, sia negli intrecci degli
archi, che nella croce e nelle palme, notiamo un
intaglio sicuro e netto nel segno, ma incerto ed im-
preciso nella linea da seguire.

( )sscrvando ora esteriormente l'abside della ba-
silica di San Pietro, potremo avere una conferma
ancora più precisa che la chiesa sia stata edificata
appunto nell'ottavo secolo, epoca a cui abbiamo
attribuito i capitelli, i plutei ed il paliotto finora
esaminati.

Essendo la basilica di San Pietro elevata al
sommo di un'altura, l'abside viene a poggiare su
di un potente basamento cubico sotto cui il pen-
dio scende quasi a picco fino alla strada.

L'Arte. WIV, 28.
 
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