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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 24.1921

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Fasc. 4
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Lavagnino, Emilio: S. Pietro a Toscanella
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https://doi.org/10.11588/diglit.17341#0249

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SAN PIETRO A TOSCANE LIA

221

pesantemente le zampe anteriori su mezzi capitelli
quadrati alle due Estremità del cornicione e coi
dorsi potenti sorreggono due colonne in aggetto
rivestite di fogliame d'alloro.

Il centro della parte superiore è ora occupato
in gran parte dal meraviglioso rosone ornato dai
Cosmati, che si intona ai bassorilievi incorniciatiti
le bifore laterali. Tanto il rosone quanto le bifore
sono il lavoro prodigioso di un marmoraro umbro
della seconda metà del xm secolo. Due draghi
(fig. 9) scolpiti in aggetto snodano ed avvolgono

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F'S- 9 — Toscanella : San Pietro.
Drago della facciata.

le spire del loro corpo inseguendo altri due mo-
stricciattoli che corron giù per la facciata della
chiesa.

Il fregio che incornicia la bifora di destra, è
un meraviglioso motivo decorativo romano (piale
si rivede nelle facciate delle chiese romaniche
umbre, a ricche volute di fogliame, entro cui
piccoli esseri in tutto somiglianti a faunetti ed
uccelli eoo teste d'uomo, sono graziosamente in-
trecciati. Questo fregio esce e rientra nelle bocche
laterali di due trifauci cerberi medioevali.

11 fregio di sinistra arieggia, come nel Duomo
d'Assisi, vaghe reminiscenze etnische intrecciate
alle forme romaniche. Entro quattro nicchie ro-
tonde formate da rami e foglie, sono rappresen-
tati gli evangelisti, in altre tre nicchie due angeli
e l'Agnello Divino. In piccoli tondi, formati dal-
l'intreccio dei rami appaiono ancora maschere di

imitazione latina e greca variamente atteggiate.
Un sobrio cornicione sorretto da belle mensole con
foglie arricciate, divide questa parte centrale della
facciata dal timpano che è completamente disa-
dorno.

Nei corpi laterali della facciata stessa si aprono
due porte architravate, recanti nelle lunette bas-
sorilievi rozzissimi con figure di animali; l'archi-
trave, i capitelli ed il fregio della curva dell'arco
sono invece accuratamente ed abilmente lavorati
con scalpello e trapano. In questi corpi laterali
notiamo incastrate nel muro, come rare gemme,
due teste di leone evidente opera romana.

* * *

II portale di San Pietro a Toscanella si potrebbe
cpiasi dire la sintesi storica della Basilica, poiché
in esso, come già ho accennato, rinveniamo i ca-
pitelli appartenenti alla prima edificazione del
tempio, il fregio da attribuirsi ai restauri roma-
nici, ed inline il lavoro forse di un Cosmato, il quale
con l'opera sua nella porta e con la decorazione
m siva del rosone e delle bifore laterali, dette a
tutta la facciata quell'aspetto che ancora oggi
conserva.

La porta è formata da tre archi concentrici.
Le basi attiche irregolari, con le guscic profonda-
mente scavate che si poggiano su di un alto zoc-
colo di tufo, sorreggono sei colonnine alveolate
in graduali rientranze del muro. Gli agili capitellini
sorreggono una strettissima trabeazione a sottili
nervature, che segue gli incavi del muro e su cui ri-
posano le svelte sagome delle arcate. Sul fondo
della lunetta l'opera di un Cosmato ha teso un
drappo viola cosparso di piccole croci greche dagli
angoli a coda di rondine.

I quattro lati della porta sono incorniciati da
una lastra di marmo, accompagnata tutt'in giro
.da una decorazione musiva con i tondi formati
ciascuno da quattro tessere a foglia di olivo.

Ma ciò che in tutto questo insieme presenta
più caratteristica l'impronta dei Cosmati, è il
modo con cui l'artista romano seppe adattare al
nuovo portale l'opera del rozzo marmoraro del xm
.-.ccolo. Egli infatti la poggiare le due basi del fre-
gio rozzissimo, decorato a inulta di diamante,
su due specchi di musaico formati da tasselli
(piadrati viola e bianchi, nei quali ultimi ritro-
viamo la stessa decorazione a crocette greche con
le quattro bracci.1 (agliate a coda di rondine che
è nel fondo della lunetta.

Un altro fregio marmoreo a foglie stilizzate
occupa la seconda arcata, mentre la terza è abbel-
lita da un fregio a scanalature molto più semplice
degli altri due.
 
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