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ADOLFO VENTURI
foglie, l'esile spira metallica delle nervature, le rigide pieghe del velo cadente dalla tur-
rita acconciatura, e i contorni del bianco profilo, sinuosi come le spire della vite e
misteriosamente evocanti nell'elasticità della fine archeggiatura, profili fiorentini, tra
il ricco splendore di una decorazione veneta. Forme intarsiate, come i pampini, su cui
il colore si stende nitido, piatto, opaco, e il delizioso ritratto-cammeo, di una bianchezza
gelida di carni e di veli tra l'oro vecchio delle stoffe; forme a rilievo come i grappoli e
le teste dei cardellini, ottenute mediante sfavillio di lumi rossi e bianchi, s"alternano
sul fondo paonazzo, colorito quasi dal succo dei grappoli, che la luce trasforma in vivido
bagliore di diaspro.
Adolfo Venturi.
ADOLFO VENTURI
foglie, l'esile spira metallica delle nervature, le rigide pieghe del velo cadente dalla tur-
rita acconciatura, e i contorni del bianco profilo, sinuosi come le spire della vite e
misteriosamente evocanti nell'elasticità della fine archeggiatura, profili fiorentini, tra
il ricco splendore di una decorazione veneta. Forme intarsiate, come i pampini, su cui
il colore si stende nitido, piatto, opaco, e il delizioso ritratto-cammeo, di una bianchezza
gelida di carni e di veli tra l'oro vecchio delle stoffe; forme a rilievo come i grappoli e
le teste dei cardellini, ottenute mediante sfavillio di lumi rossi e bianchi, s"alternano
sul fondo paonazzo, colorito quasi dal succo dei grappoli, che la luce trasforma in vivido
bagliore di diaspro.
Adolfo Venturi.