Serie de’ Ritratti di Pittori
I
'86
g^gi^eme1’6 di paefi affai accreditato , ed allievo dell’ Albani, impegnò
dal Sole tutta la fua attenzione nel far rilevare il figliuolo per le lette-
re , nelle quali farebbe molto ben riufcito , fe il trattenerli
a veder dipignere il padre fuo , non lo avelie divertito dal-
1’ intraprela applicazione , e pofcia invogliato di (Indiare unica-
mente il difegno .
Nella fua volontaria elezione venne prontamente fecondato
dal padre , il quale per qualche tempo diedegli pure egli me-
defimo utiliflime iftruzioni ; indi vedendo , che molto il figliuo-
lo avanzavafi nelle cognizioni , allora raccomandollo alla cura e
direzione dell’ efperto maellro Domenico Maria Canuti (>) ,
nella fcuola del quale con gran profitto continovò i luoi lludj .
Interrotti però quelli vennero dalle imprudenti perfuafioni di
Giuleppe Mazza fuo condifcepolo <»> , il quale per avventura
più di quello che comportaffe 1’ etade , e 1’ abilità fua , (ciuc-
camente prefumeva di sè fteffo , ficchè induffe il buon compa-
gno a deprezzare gli ammaellramenti del Canuti , e a fare in
avvenire infieme le loro offervazioni full’ opere de’ Caracci , pen-
imelo in tal guifa poter giugnere alla perfezione nell’ operare .
A tale effetto adunque frequentavano amendue la cafa dvl
Conte Aleffandro Fava , copiandovi le belle pitture di tanti ec-
cellenti maeftri , che vi avevano operato ; indi fra di loro cor-
reggevanfi ed iftruivanfi , formando regole fallaci, a norma del-
la loro corta intelligenza . Ciò offervato diverfe volte dal fud-
detto Conte , che eruditilfimo era nell’ arte , quanto mai poffa
effere un bravo dilettante , pentilli dèi favore accordato a quei
giovanetti , mentre conofceva , che fenza la viva voce , e 1’ ot-
tima direzione d’ un efperto maeftro non farebbero giammai ar-
rivati al vero poffeffo di quanto fi erano capricciofamente idea-
ti . Perlochè con graziofi avvertimenti, e con ragioni incontra-
flabili proccurò di configliargli a porli forto la ficura condotta
dello ftimatilfimo profeffore Lorenzo Pafinelli <s) .
Accomodatofi pertanto Gio. Giuleppe nella fcuola di que-
. (lo valentuomo , coll’ allìdua applicazione , e colla fcorta delle
buone regole dell’ arte , talmente s’ invaghì d’ imitare 1’ accre-
ditata maniera di Lorenzo } che i quadri , che intraprefe a co-
piare
(x) V. le notizie del fuddetto pittore nella Felfina pie- 1’ Accademia Clementina T. il.
trice . (3) V. la vita di Lorenzo Pafinelli Rampata in Bolo»
(2) V. Gio. Pietra Cavarmi Cannotti nella Storia del» gna l’anno 1703.
I
'86
g^gi^eme1’6 di paefi affai accreditato , ed allievo dell’ Albani, impegnò
dal Sole tutta la fua attenzione nel far rilevare il figliuolo per le lette-
re , nelle quali farebbe molto ben riufcito , fe il trattenerli
a veder dipignere il padre fuo , non lo avelie divertito dal-
1’ intraprela applicazione , e pofcia invogliato di (Indiare unica-
mente il difegno .
Nella fua volontaria elezione venne prontamente fecondato
dal padre , il quale per qualche tempo diedegli pure egli me-
defimo utiliflime iftruzioni ; indi vedendo , che molto il figliuo-
lo avanzavafi nelle cognizioni , allora raccomandollo alla cura e
direzione dell’ efperto maellro Domenico Maria Canuti (>) ,
nella fcuola del quale con gran profitto continovò i luoi lludj .
Interrotti però quelli vennero dalle imprudenti perfuafioni di
Giuleppe Mazza fuo condifcepolo <»> , il quale per avventura
più di quello che comportaffe 1’ etade , e 1’ abilità fua , (ciuc-
camente prefumeva di sè fteffo , ficchè induffe il buon compa-
gno a deprezzare gli ammaellramenti del Canuti , e a fare in
avvenire infieme le loro offervazioni full’ opere de’ Caracci , pen-
imelo in tal guifa poter giugnere alla perfezione nell’ operare .
A tale effetto adunque frequentavano amendue la cafa dvl
Conte Aleffandro Fava , copiandovi le belle pitture di tanti ec-
cellenti maeftri , che vi avevano operato ; indi fra di loro cor-
reggevanfi ed iftruivanfi , formando regole fallaci, a norma del-
la loro corta intelligenza . Ciò offervato diverfe volte dal fud-
detto Conte , che eruditilfimo era nell’ arte , quanto mai poffa
effere un bravo dilettante , pentilli dèi favore accordato a quei
giovanetti , mentre conofceva , che fenza la viva voce , e 1’ ot-
tima direzione d’ un efperto maeftro non farebbero giammai ar-
rivati al vero poffeffo di quanto fi erano capricciofamente idea-
ti . Perlochè con graziofi avvertimenti, e con ragioni incontra-
flabili proccurò di configliargli a porli forto la ficura condotta
dello ftimatilfimo profeffore Lorenzo Pafinelli <s) .
Accomodatofi pertanto Gio. Giuleppe nella fcuola di que-
. (lo valentuomo , coll’ allìdua applicazione , e colla fcorta delle
buone regole dell’ arte , talmente s’ invaghì d’ imitare 1’ accre-
ditata maniera di Lorenzo } che i quadri , che intraprefe a co-
piare
(x) V. le notizie del fuddetto pittore nella Felfina pie- 1’ Accademia Clementina T. il.
trice . (3) V. la vita di Lorenzo Pafinelli Rampata in Bolo»
(2) V. Gio. Pietra Cavarmi Cannotti nella Storia del» gna l’anno 1703.