dell’ Imperi al Galleria di Firenze. 87
piare , riufcirono di una grande ammirazione a chiunque , e diG[_ G •
fomma confolazione al maeftro . E benché dir fi poffa ficura- dal Sole
mente , che la maniera di Gio. Giufeppe foffe un’ efatta copia
di quella del Pafinelli , Teppe non oftante 1’ avveduto fcolare
con giudiziofa accortezza mefcolarvi fin da principio alcuni fuoi
tratti graziofi e particolari, che di fubito la facean diftinguere
dall’ altra . Fralle prime pitture , che con applaufo condufle
quello giovane ne’ luoghi pubblici , fi contano elfere Ilari i
due quadri polli nel coro della Madonna di Strà Maggiore
de’ Padri Carmelitani Scalzi , rapprefenranti la flagellazione , e
la coronazione del noftro Salvatore , e una tavola , che fu col-
locata nella chiefa di San Giovanni de’ Bologne!! in Roma .
Parimente grandiflimo credito gli acquillò 1’ akra tavola da lui
dipinta col San Filippo Neri eftatico avanti al Divin Sacramen-
to dell’ altare ( « ).
Impegnato Tempre più da quello felice incontro delle Tue
prime opere profeguiva con ogni maggior fervore le fue belle
applicazioni , aggiugnendo nuovi ftudj per riufcire felicemente
ne’ fuoi lavori, da’ quali ne ritraeva lodi grandiflime . Il con-
tento , di cui allora godeva , reftò in parte amareggiato per la
morte del Tuo amato padre (*), e pel grave penfiero , che gli
reflava di dovere egli folo fupplire co’ fuoi fcarfi guadagni al
mantenimento di numerofa famiglia , dubitando che fpinto dal-
la neceflltà del danaro , doveffe forfè far comparire al pubblico
le opere fue meno perfette, e perciò perdere quel credito , che
già fi era acquiftato . Ciò non oftante fu grande la fua ralfe-
gnazione s mentre venne dal Cielo largamente compenfato , e
provveduto a fegno di poter fenza grave incomodo fupplire a
tutto 1’ occorrente .
In quello tempo per aderire alla volontà del Pafinelli , il
quale anfiofamente bramava , che alcuno de’ fuoi fcolari fi foffe
impiegato ad intagliare in rame correttamente le fue opere ,
Gio. Giufeppe nel maggior fervore delle fue occupazioni non
tralafciò di cimentarvifi . Onde dopo aver fatto qualche pratica
nel maneggio de’ ferri coll’ incidere alcuni ritratti di pittori ,
che il Conte Carlo Malvalla penfava di porre nella Felfina pit-
trice }
(1 ) V. la defcrizione di Roma , e Pietro Cavatimi nel- (2) Che fegui nel 1667.
le Pitture di Bologna .
piare , riufcirono di una grande ammirazione a chiunque , e diG[_ G •
fomma confolazione al maeftro . E benché dir fi poffa ficura- dal Sole
mente , che la maniera di Gio. Giufeppe foffe un’ efatta copia
di quella del Pafinelli , Teppe non oftante 1’ avveduto fcolare
con giudiziofa accortezza mefcolarvi fin da principio alcuni fuoi
tratti graziofi e particolari, che di fubito la facean diftinguere
dall’ altra . Fralle prime pitture , che con applaufo condufle
quello giovane ne’ luoghi pubblici , fi contano elfere Ilari i
due quadri polli nel coro della Madonna di Strà Maggiore
de’ Padri Carmelitani Scalzi , rapprefenranti la flagellazione , e
la coronazione del noftro Salvatore , e una tavola , che fu col-
locata nella chiefa di San Giovanni de’ Bologne!! in Roma .
Parimente grandiflimo credito gli acquillò 1’ akra tavola da lui
dipinta col San Filippo Neri eftatico avanti al Divin Sacramen-
to dell’ altare ( « ).
Impegnato Tempre più da quello felice incontro delle Tue
prime opere profeguiva con ogni maggior fervore le fue belle
applicazioni , aggiugnendo nuovi ftudj per riufcire felicemente
ne’ fuoi lavori, da’ quali ne ritraeva lodi grandiflime . Il con-
tento , di cui allora godeva , reftò in parte amareggiato per la
morte del Tuo amato padre (*), e pel grave penfiero , che gli
reflava di dovere egli folo fupplire co’ fuoi fcarfi guadagni al
mantenimento di numerofa famiglia , dubitando che fpinto dal-
la neceflltà del danaro , doveffe forfè far comparire al pubblico
le opere fue meno perfette, e perciò perdere quel credito , che
già fi era acquiftato . Ciò non oftante fu grande la fua ralfe-
gnazione s mentre venne dal Cielo largamente compenfato , e
provveduto a fegno di poter fenza grave incomodo fupplire a
tutto 1’ occorrente .
In quello tempo per aderire alla volontà del Pafinelli , il
quale anfiofamente bramava , che alcuno de’ fuoi fcolari fi foffe
impiegato ad intagliare in rame correttamente le fue opere ,
Gio. Giufeppe nel maggior fervore delle fue occupazioni non
tralafciò di cimentarvifi . Onde dopo aver fatto qualche pratica
nel maneggio de’ ferri coll’ incidere alcuni ritratti di pittori ,
che il Conte Carlo Malvalla penfava di porre nella Felfina pit-
trice }
(1 ) V. la defcrizione di Roma , e Pietro Cavatimi nel- (2) Che fegui nel 1667.
le Pitture di Bologna .