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O. MARUCCHI
antiche pitture e delle più antiche iscrizioni che giungono fino
all’età apostolica, come il de Rossi stesso più volte dichiarò.
E venendo alla illustrazione del nominato Battistero sotter-
raneo feci notare che esso fu ricavato in una antichissima pi-
scina della villa degli Acilii Glabriones (alla quale famiglia
appartenne, secondo ogni verosimiglianza, Pudente) e che esso
esisteva senza dubbio fin dal secolo quarto, quando fu decorato
con una grandiosa scala e con un’abside dipinta ove rimangono
numerosi graffiti ed altri indizi della venerazione in cui era te-
nuto quel monumento \
Misi poi in relazione il Battistero stesso con la celebre ba-
silica di s. Silvestro che sorgeva a pochi passi di lì e della
quale nel 1889 si rinvennero gli avanzi. E così ricavai dallo studio
della antica silloge epigrafica di Verdun che l’anonimo autore
di quella raccolta (8° sec.) dopo aver copiato le iscrizioni esistenti
ancora a suo tempo nella suddetta basilica di s. Silvestro (cioè
quelle di Silicio, Marcello, Felice e Filippo), ne trascrisse un’altra
nell’abside della basilica stessa relativa al battesimo 1 2: e poi
un’altra ancora che si riferisce egualmente al battesimo, la quale
portando la indicazione « ad fontes » dissi che dovea stare lì presso.
Ora quest’ultima epigrafe mette in relazione il battesimo con
la sede apostolica e con s. Pietro; onde io, dati i precedenti
indizi di una memoria dell’apostolo circa quella località Salario-
Nomentana, ne dedussi che con probabilità somma si poteva
collegare tale memoria al cimitero di Priscilla e forse alle adia-
cenze del Battistero ivi ritrovato presso la basilica di S. Sil-
vestro. Oltre a ciò riunii in quell’articolo una serie considerevole
di altri indizi che tutti confermavano la mia opinione.
1 L’antichità e l’importanza da me già attribuite al Battistero sot-
terraneo furono riconosciute dopo ripetuto e attento esame sul posto
anche dai colleghi di Commissione prof. Gatti e barone Kanzler.
2 E la iscrizione che comincia : Qui naturn passumque Deum, ecc., la
quale contiene in succinto il simbolo della fede.
O. MARUCCHI
antiche pitture e delle più antiche iscrizioni che giungono fino
all’età apostolica, come il de Rossi stesso più volte dichiarò.
E venendo alla illustrazione del nominato Battistero sotter-
raneo feci notare che esso fu ricavato in una antichissima pi-
scina della villa degli Acilii Glabriones (alla quale famiglia
appartenne, secondo ogni verosimiglianza, Pudente) e che esso
esisteva senza dubbio fin dal secolo quarto, quando fu decorato
con una grandiosa scala e con un’abside dipinta ove rimangono
numerosi graffiti ed altri indizi della venerazione in cui era te-
nuto quel monumento \
Misi poi in relazione il Battistero stesso con la celebre ba-
silica di s. Silvestro che sorgeva a pochi passi di lì e della
quale nel 1889 si rinvennero gli avanzi. E così ricavai dallo studio
della antica silloge epigrafica di Verdun che l’anonimo autore
di quella raccolta (8° sec.) dopo aver copiato le iscrizioni esistenti
ancora a suo tempo nella suddetta basilica di s. Silvestro (cioè
quelle di Silicio, Marcello, Felice e Filippo), ne trascrisse un’altra
nell’abside della basilica stessa relativa al battesimo 1 2: e poi
un’altra ancora che si riferisce egualmente al battesimo, la quale
portando la indicazione « ad fontes » dissi che dovea stare lì presso.
Ora quest’ultima epigrafe mette in relazione il battesimo con
la sede apostolica e con s. Pietro; onde io, dati i precedenti
indizi di una memoria dell’apostolo circa quella località Salario-
Nomentana, ne dedussi che con probabilità somma si poteva
collegare tale memoria al cimitero di Priscilla e forse alle adia-
cenze del Battistero ivi ritrovato presso la basilica di S. Sil-
vestro. Oltre a ciò riunii in quell’articolo una serie considerevole
di altri indizi che tutti confermavano la mia opinione.
1 L’antichità e l’importanza da me già attribuite al Battistero sot-
terraneo furono riconosciute dopo ripetuto e attento esame sul posto
anche dai colleghi di Commissione prof. Gatti e barone Kanzler.
2 E la iscrizione che comincia : Qui naturn passumque Deum, ecc., la
quale contiene in succinto il simbolo della fede.