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NOTIZIE
Alcune altre epigrafi si sono recuperate in questi lavori,
fra le quali è notevole una in buoni caratteri e molto antica
che dice soltanto:
CLAVDIA
SEBERA
Molto importante è pure una grande iscrizione consolare ivi rin-
venuta, della quale ci ha dato una breve illustrazione il Rev. Can.
D. Augusto Bacci, valente cultore di archeologia, con la seguente
lettera che qui pubblichiamo ringraziandone il nostro gentile
corrispondente.
Egregio Sig. Professore Mantechi,
Credo mio dovere di annunziarle che nei nostri scavi di
S. Agnese, oggi, 12 Dicembre, fu ritrovata alla profondità di
circa 1 metro sotto il pavimento del coro, un’iscrizione interes-
santissima. Essa era posta di traverso e quasi volante sopra
l’estremità di una forma fabbricata accuratamente ed intatta,
ma nella quale nè si rinvennero ossa e ceneri umane, nè il me-
nomo indizio che vi fosse deposto qualche cadavere. Questa la-
pide misura m. 1 X 0.75: è in marmo bianco e perfettamente
conservata.
Io la dissi interessantissima, e questo risulta da due cose :
la la, che in essa si fa menzione di una « Abbatissa » e nel
principio del VI secolo, come appare dalla data consolare: la
2a, che essa conferma l’esistenza di un antichissimo Monastero
di vergini consacrate a Dio e viventi in comune presso la Ba-
silica di S. Agnese, facendo cosi eco alla distanza di poco più
di un secolo al celebre acrostico « Constantina Deum venerans,
Christoque dicata » e gettando nuova luce sull’interpretazione
di quest’ultima frase.
L’iscrizione dice adunque così :
f HIC REQVIESCIT IN PACE f
SERENA ABBATISSA té SV~
QVAE VIXIT ANNVS os PM DXXXV
DEP ci qil ciÌD cì MAI cì SENATORE
~f VC Ci CONS Ci
NOTIZIE
Alcune altre epigrafi si sono recuperate in questi lavori,
fra le quali è notevole una in buoni caratteri e molto antica
che dice soltanto:
CLAVDIA
SEBERA
Molto importante è pure una grande iscrizione consolare ivi rin-
venuta, della quale ci ha dato una breve illustrazione il Rev. Can.
D. Augusto Bacci, valente cultore di archeologia, con la seguente
lettera che qui pubblichiamo ringraziandone il nostro gentile
corrispondente.
Egregio Sig. Professore Mantechi,
Credo mio dovere di annunziarle che nei nostri scavi di
S. Agnese, oggi, 12 Dicembre, fu ritrovata alla profondità di
circa 1 metro sotto il pavimento del coro, un’iscrizione interes-
santissima. Essa era posta di traverso e quasi volante sopra
l’estremità di una forma fabbricata accuratamente ed intatta,
ma nella quale nè si rinvennero ossa e ceneri umane, nè il me-
nomo indizio che vi fosse deposto qualche cadavere. Questa la-
pide misura m. 1 X 0.75: è in marmo bianco e perfettamente
conservata.
Io la dissi interessantissima, e questo risulta da due cose :
la la, che in essa si fa menzione di una « Abbatissa » e nel
principio del VI secolo, come appare dalla data consolare: la
2a, che essa conferma l’esistenza di un antichissimo Monastero
di vergini consacrate a Dio e viventi in comune presso la Ba-
silica di S. Agnese, facendo cosi eco alla distanza di poco più
di un secolo al celebre acrostico « Constantina Deum venerans,
Christoque dicata » e gettando nuova luce sull’interpretazione
di quest’ultima frase.
L’iscrizione dice adunque così :
f HIC REQVIESCIT IN PACE f
SERENA ABBATISSA té SV~
QVAE VIXIT ANNVS os PM DXXXV
DEP ci qil ciÌD cì MAI cì SENATORE
~f VC Ci CONS Ci