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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 7.1901

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Scavi nella Basilica di S. Agnese sulla via nomentana
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https://doi.org/10.11588/diglit.18744#0305

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NOTIZIE

299

Come si vede, l’iscrizione ha quattro croci latine agli an-
goli, più la solita interpunzione a foglia di edera: inoltre l’età
(85 anni) tradisce un’altra mano, e meno perita di quella che
scolpì il resto dell’epigrafe. È chiarissima: quindi di indubbia
interpretazione.

L’abbreviazione S V credo voglia senz’altro significare Sacra
Virgo, per meglio indicarci lo stato di colei che era già chia-
mata « Abbatissa ».

Consultando varii autori a proposito di quest’ultimo titolo,
trovo che da molti si sostiene esser le « Abbatissae » succedute
alle « diaconissae », fondandosi sopra passi di antichi scrittori L
Checche sia di ciò e solo ricercando il più antico monumento,
in cui si trovi fatta menzione di tale titolo, trovo che il De Yit
nel suo Dizionario, sotto il nome « Abbatissa » cita il Muratori
e il Donati, i quali raccolsero un’iscrizione quasi uguale alla
nostra per la dicitura, ma che le è posteriore di 56 anni

HIC • REQVIESCIT • IN • SOMNO • PACIS

IVSTINA • ABBATISSA • FVNDATRIX • SANCTI • LOCI • HVIVS
QVAE • VIXIT • PLVSMINVS • AN • LXXXV
DEPOSITA • SVB • DIE • KALENDARVM • NOVEMBRIVM
IMP • D • N • N • IVSTINO • PP • AVG • AN • IIII

P • C • EIVSDEM • INDICT • III •

Questa epigrafe oscilla tra il 569 e il 570: per modo che
quella teste scoperta è la più antica che si conosca.

Curiosa coincidenza che oltre la quasi totale identità di espres-
sione, le due iscrizioni convengano anche nella età delle due
« Abbatissae » menzionate!

Inoltre la data consolare scolpita nella lapide di S. Agnese
ci ricorda Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore che fu con-
sole nel 514; ed è preziosissima perchè può dirsi l’unica che
esista di tal console. Infatti il De Rossi nelle Inscript. christ.
I N° 959 riporta come da lui stesso copiata nell’atrio del Mo-
nastero di S. Paolo, un frammento di grande lapide, visto già
così mutilo dal Doni nel pavimento della Basilica.

1 V. Ducange, pag. 33 e 1462.
 
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