NOTIZIE
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tifcalis, « absidam beatae Agnae, quae in ruinam imminebat,
et omnem basilicam renovavit » '.
Strana coincidenza ! per lo scalone della basilica esiste altra
copia intatta di questa medesima iscrizione, ma di altre dimen-
sioni.
Quest’abside per tal modo spostata dall’asse della basilica
attuale sembrerebbe di per sè escludere ogni relazione con essa
e accennare die questa non sia la primitiva, ma quella del
secolo VII. Tanto più che non può accagionarsi Simmaco di
avere spostato l’abside medesima : poiché come risulta dal
Liber Pontificali egli non fece come Onorio I la basilica a
solo, ma solo rinnovò, restaurò, rinforzò l’abside preesistente
costantiniano in rovina, e tutta la basilica.
Un’ultima osservazione: ed è che ambidue le absidi pog-
giano sopra murelli, i quali formano il principio di una specie di
galleria e sono composti di piccoli tufi assai regolari. — E qui
tutto.
Del resto se mi sarà dato radunare argomenti più decisivi
a risolvere la questione sulla paternità dAV attuale basilica No-
mentana, specialmente se si continueranno gli scavi, non man-
cherò di farne un articolo speciale.
Per ora basti il fin qui detto a complemento delle scoperte
fatte ultimamente.
Augusto Bacci.
Scoperte a Salona.
Il eh. Mons. Bulic’ ci annunzia la continuazione degli scavi
nell’area della celebre basilica episcopale urbana di quella insi-
gne città, dove già conoscevasi il monumentale battistero con
l’attiguo Consigliato riunì.
Egli ha già sterrato tutta la navata laterale sinistra della
basilica che è posta immediatamente al sud del ricordato bat-
tistero, ed ha potuto già costatare che la basilica era lunga
quasi 50 metri e larga circa 30. La navata sinistra è pavimen-
tata in parte a musaico ed in parte a selciato.
1 C. LUI, Symmacus, ed. Monnnsen.
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tifcalis, « absidam beatae Agnae, quae in ruinam imminebat,
et omnem basilicam renovavit » '.
Strana coincidenza ! per lo scalone della basilica esiste altra
copia intatta di questa medesima iscrizione, ma di altre dimen-
sioni.
Quest’abside per tal modo spostata dall’asse della basilica
attuale sembrerebbe di per sè escludere ogni relazione con essa
e accennare die questa non sia la primitiva, ma quella del
secolo VII. Tanto più che non può accagionarsi Simmaco di
avere spostato l’abside medesima : poiché come risulta dal
Liber Pontificali egli non fece come Onorio I la basilica a
solo, ma solo rinnovò, restaurò, rinforzò l’abside preesistente
costantiniano in rovina, e tutta la basilica.
Un’ultima osservazione: ed è che ambidue le absidi pog-
giano sopra murelli, i quali formano il principio di una specie di
galleria e sono composti di piccoli tufi assai regolari. — E qui
tutto.
Del resto se mi sarà dato radunare argomenti più decisivi
a risolvere la questione sulla paternità dAV attuale basilica No-
mentana, specialmente se si continueranno gli scavi, non man-
cherò di farne un articolo speciale.
Per ora basti il fin qui detto a complemento delle scoperte
fatte ultimamente.
Augusto Bacci.
Scoperte a Salona.
Il eh. Mons. Bulic’ ci annunzia la continuazione degli scavi
nell’area della celebre basilica episcopale urbana di quella insi-
gne città, dove già conoscevasi il monumentale battistero con
l’attiguo Consigliato riunì.
Egli ha già sterrato tutta la navata laterale sinistra della
basilica che è posta immediatamente al sud del ricordato bat-
tistero, ed ha potuto già costatare che la basilica era lunga
quasi 50 metri e larga circa 30. La navata sinistra è pavimen-
tata in parte a musaico ed in parte a selciato.
1 C. LUI, Symmacus, ed. Monnnsen.