MISCELLANEA CRISTIANA SICULA
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croci le colloca nel Y o VI secolo; cfr. esemplare simile, di
incerta origine, in lìoem. Quartolschrift, 1895, tav. V-VI,fig. C;
non sono in grado invece di addurre riscontri per i reggi-lam-
pade, la cui destinazione non pare da mettere in dubbio.
Boccale di forma ovolarealto cm. 2 '/2 ;
è simile alla liolpe dei tempi classici, e
sebbene non vi riconosca tracce del ma-
nico, è probabile che staccatosi in antico
esse sieno state obliterate dalla forte pa-
tina.
È da notare che la necropoli dei Grot-
ticelli in Siracusa, cristiano-bizantina, ha
dato numerosissimi (oltre a cento) esem-
plari di vasi consimili, ma tutti in terra-
cotta ordinaria (Notizie, 1896, pag. 339);
ciò si accorderebbe colla data approssi-
mativa delle lampade in bronzo.
Mi si è assicurato che il rudere era
sotto una corrente di lava; ed in realtà i bronzi erano rivestiti
di duri grumi di terra vulcanica. E inutile che io qui rammenti
le dolorose vicende subite da Catania per i terremoti e le lave
dell’Etna; deve essere stata una catastrofe quasi fulminea quella
che coprì la casa cristiana, senza dar tempo di asportare i bei
bronzi che conteneva; io non ho qui agio di studiare la storia
delle eruzioni dell’Etna, colla guida della classica opera del
Wallershausen. Ber Aetna (Lipsia, 1880) ; la eruzione che si è
spinta più avanti alle falde Sud-est è quella terribile del 1669;
notizie di continue grandi eruzioni nei secoli VI e VII ci sono
tramandate da Procopio e da S. Gregorio, ma tali notizie sono
troppo vaghe e generiche, per stabilire la estensione topografica
delle zone invase.
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croci le colloca nel Y o VI secolo; cfr. esemplare simile, di
incerta origine, in lìoem. Quartolschrift, 1895, tav. V-VI,fig. C;
non sono in grado invece di addurre riscontri per i reggi-lam-
pade, la cui destinazione non pare da mettere in dubbio.
Boccale di forma ovolarealto cm. 2 '/2 ;
è simile alla liolpe dei tempi classici, e
sebbene non vi riconosca tracce del ma-
nico, è probabile che staccatosi in antico
esse sieno state obliterate dalla forte pa-
tina.
È da notare che la necropoli dei Grot-
ticelli in Siracusa, cristiano-bizantina, ha
dato numerosissimi (oltre a cento) esem-
plari di vasi consimili, ma tutti in terra-
cotta ordinaria (Notizie, 1896, pag. 339);
ciò si accorderebbe colla data approssi-
mativa delle lampade in bronzo.
Mi si è assicurato che il rudere era
sotto una corrente di lava; ed in realtà i bronzi erano rivestiti
di duri grumi di terra vulcanica. E inutile che io qui rammenti
le dolorose vicende subite da Catania per i terremoti e le lave
dell’Etna; deve essere stata una catastrofe quasi fulminea quella
che coprì la casa cristiana, senza dar tempo di asportare i bei
bronzi che conteneva; io non ho qui agio di studiare la storia
delle eruzioni dell’Etna, colla guida della classica opera del
Wallershausen. Ber Aetna (Lipsia, 1880) ; la eruzione che si è
spinta più avanti alle falde Sud-est è quella terribile del 1669;
notizie di continue grandi eruzioni nei secoli VI e VII ci sono
tramandate da Procopio e da S. Gregorio, ma tali notizie sono
troppo vaghe e generiche, per stabilire la estensione topografica
delle zone invase.