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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 8.1902

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Marucchi, Orazio: La scultura nuziale cristiana di Villa Albani: (Tav. X)
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https://doi.org/10.11588/diglit.18745#0190

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0. MAKUCCHI

E tale pubblicazione sarà giudicata opportuna in questo mo-
mento, quale omaggio del nostro periodico di archeologia cristiana
alla santità del matrimonio solennemente proclamata dal cristia-
nesimo fin dalla sua origine ed oggi così fieramente attaccata.

Si tratta di un frammento di sarcofago cristiano del quarto
secolo, il quale proviene senza dubbio da un antico cimitero
cristiano dove servì al sepolcro di due conjugi. Io ne riconobbi
l’importanza nel gennaio del 1882 e vi richiamai l’attenzione
del mio maestro G. B. de Rossi, il quale, convenendo meco
sulla interpretazione del soggetto, mi consigliò a farne argo-
mento di una monografia.

Il frammento è assai mutilo, rimanendovi una porzione sol-
tanto del gruppo, che dovea essere posto nel mezzo della fronte del
sarcofago fra due riquadri adorni delle consuete strie (v. Tav. Xa).
Vi è rappresentato un personaggio vestito di tunica e toga, il
quale impugna con la sinistra un volume e protende la destra,
stringendo in essa la mano di un’altra figura, che manca intie-
ramente per la rottura del marmo. Sotto le due mani congiunte
si vede un libro aperto, collocato sopra un lectorium o leggìo,
e al disopra si riconosce agevolmente la rappresentanza con-
venzionale delle nubi, e gii avanzi di una mezza figura che su
di esse si affaccia col sinistro braccio proteso, presso il quale
si veggono assai bene gli indizi di una corona die la figura
stessa doveva stringere nella mano. Confrontando questa scul-
tura, che dallo stile ci si manifesta certamente cristiana, con
i vetri cimiteriali c con i sarcofagi, facilmente si comprenderà la
scena in essa rappresentata, e potrà immaginarsi pure il restauro
della parte mancante. Il sarcofago esprimeva una scena nuziale;
cioè i due sposi che si stringono la mano, mentre sopra di loro
poggiato sulle nubi vi è il Salvatore in atto di incoronarli. La
figura di Cristo, benché danneggiata nel marmo, pure si riconosce
dal tipo usato nell’arte cristiana del terzo e del quarto secolo,
 
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