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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0247
M I E L E. 127
berto sono tre ; in quella di mezzo è quando e/Tendo mor-
to stà esposto nella bara dentro la su a Chiesa , e nel con-
corso del popolo che viene per vederlo alcuni ricevono gra-
zie per i suoi meriti , a destra quando è consagrato Ve-
scovo, e 1' altra (*).....................
e nel vano di sopra quando 1' anima di lui e portata da_>
molti Angioli a godere la gloria beata del Paradiso .
Non molto dopo operò nella Chiesa di S. Martino ai
Monti dalla parte della Sagrestia , nella facciata di dentro
compagna a quella del battesnno verso la porta maggiore,
e vi dipinse a fresco un Re che viene battezzato da un Pa-
dre Carmelitano coli' assluenza di altri Padri , e guardie
del Re , ed un Paggio , che tiene nelle mani la Corona
regale , e un Ministro , che vuota un vaso d' acqua den«
tro la conca battesimale . Questa figura contiene in se po-
co decoro, e meno convenienza, per essere un mascalzone
mezzo ignudo , scalzo , e in abito vile , ed ecco il frutto
del costume fatto nelle baronerie da lui dipinte per tant'an-
rù di seguito.
Ultimamente in Roma fece tre quadri ad olio nella
Chiesa di S. Lorenzo in Lucina nella Cappella di S. Anto-
nio detto di Padova a mano dritta nell' entrare in Chiesa,
e sono li quadri laterali , in uno il miracolo del giumento
affamato , il quale per divino volere lasciò.di correre alla
passuta della biada per inchinarsi al SantilTìmo Sagramento,
che il Santo portava per viatico ad un infermo. L'altro,
quando riunì la gamba che si era tagliata quel figliuolo ,
colla quale aveva dato un calcio alla madre, di che pen-
tito volle soffrirne così acerba penitenza , e il Santo per
rimunerare la su a bontà lo ritornò nell' essere di prima .
11 terzo è una lunetta dalla parte dell' Evangelo del me-
desimo Altare , ove dipinse quando essendo morto , ed es-
F f z rosto
(*) Qs»»' manca una Unta nel MS., la %u*lt non si ì potuta r'itmpxt ftr
1* cagione adetta a J>"g-133-
berto sono tre ; in quella di mezzo è quando e/Tendo mor-
to stà esposto nella bara dentro la su a Chiesa , e nel con-
corso del popolo che viene per vederlo alcuni ricevono gra-
zie per i suoi meriti , a destra quando è consagrato Ve-
scovo, e 1' altra (*).....................
e nel vano di sopra quando 1' anima di lui e portata da_>
molti Angioli a godere la gloria beata del Paradiso .
Non molto dopo operò nella Chiesa di S. Martino ai
Monti dalla parte della Sagrestia , nella facciata di dentro
compagna a quella del battesnno verso la porta maggiore,
e vi dipinse a fresco un Re che viene battezzato da un Pa-
dre Carmelitano coli' assluenza di altri Padri , e guardie
del Re , ed un Paggio , che tiene nelle mani la Corona
regale , e un Ministro , che vuota un vaso d' acqua den«
tro la conca battesimale . Questa figura contiene in se po-
co decoro, e meno convenienza, per essere un mascalzone
mezzo ignudo , scalzo , e in abito vile , ed ecco il frutto
del costume fatto nelle baronerie da lui dipinte per tant'an-
rù di seguito.
Ultimamente in Roma fece tre quadri ad olio nella
Chiesa di S. Lorenzo in Lucina nella Cappella di S. Anto-
nio detto di Padova a mano dritta nell' entrare in Chiesa,
e sono li quadri laterali , in uno il miracolo del giumento
affamato , il quale per divino volere lasciò.di correre alla
passuta della biada per inchinarsi al SantilTìmo Sagramento,
che il Santo portava per viatico ad un infermo. L'altro,
quando riunì la gamba che si era tagliata quel figliuolo ,
colla quale aveva dato un calcio alla madre, di che pen-
tito volle soffrirne così acerba penitenza , e il Santo per
rimunerare la su a bontà lo ritornò nell' essere di prima .
11 terzo è una lunetta dalla parte dell' Evangelo del me-
desimo Altare , ove dipinse quando essendo morto , ed es-
F f z rosto
(*) Qs»»' manca una Unta nel MS., la %u*lt non si ì potuta r'itmpxt ftr
1* cagione adetta a J>"g-133-