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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0248
GIOVANNI MIELE.
posto nella Chiesa abbondava di grazie , e miracoli verso
quel popolo concorso a vederlo. Questi quadri hanno in se
qualche cosa di gusto , e sono delle sue migliori opere in
genere nobile .
Intanto, o che egli forsè richiesto, o che procurarti
a bello Audio questa occalìone, lasciando Roma se ne pas-
sò in Turino al servigio di queir Altezza Reale di Savoja >
ed ivi esfendo trattato cortesemente operò molte cose con
sodisfazzione del Duca, che gli prese affezzione, e l'onorò
coli' abito de' Santi Maurizio , e Lazzaro . Fu però questa
la Croce delle sue essequie , e del suo funerale , perche
appena ricevutala si morì l'anno ió<;6, in età di cinquan-
totto anni dopo breve infermità ; tanto che in Roma si eb-
be avviso della sua morte prima d' averne avuto del suo
male . Non fu abbandonato nella sua infermità dalla cura
diligente di queir Altezza, che Io fece soccorrere in tut-
te le sue ultime necessità tanto in beneficio del corpo ,
quanto dell' anima . Fece testamento , e lasciò cento seudi
alla Congregazione di S. Giuseppe di Terra Santa de' Vir-
tuosi nella Chiesa della Rotonda, ed altrettanti all'Accade-
mia de'Pittori di S. Luca .
Fu Giovanni uomo assai manieroso , e galante , di
tratto civile , disinvolto , facile , ed aveva acquistato le no-
stre maniere r#°lla lunga pratica dell' Italia . Fu di preseri-
ta non disearo ; benché non molto grande di persona ; si
trattava asfai civilmente , ed aveva maniere nobili , ancor-
ché lì fosse dato nel dipingere a quel genere baroneseo ,
ma dipingeva con gran nettezza per imitare il su0 porta-
mento , e il suo modo di vestire. Del resto delle altre sue
facoltà, non si seppe chi ne fosfe P erede^>
MAR-
posto nella Chiesa abbondava di grazie , e miracoli verso
quel popolo concorso a vederlo. Questi quadri hanno in se
qualche cosa di gusto , e sono delle sue migliori opere in
genere nobile .
Intanto, o che egli forsè richiesto, o che procurarti
a bello Audio questa occalìone, lasciando Roma se ne pas-
sò in Turino al servigio di queir Altezza Reale di Savoja >
ed ivi esfendo trattato cortesemente operò molte cose con
sodisfazzione del Duca, che gli prese affezzione, e l'onorò
coli' abito de' Santi Maurizio , e Lazzaro . Fu però questa
la Croce delle sue essequie , e del suo funerale , perche
appena ricevutala si morì l'anno ió<;6, in età di cinquan-
totto anni dopo breve infermità ; tanto che in Roma si eb-
be avviso della sua morte prima d' averne avuto del suo
male . Non fu abbandonato nella sua infermità dalla cura
diligente di queir Altezza, che Io fece soccorrere in tut-
te le sue ultime necessità tanto in beneficio del corpo ,
quanto dell' anima . Fece testamento , e lasciò cento seudi
alla Congregazione di S. Giuseppe di Terra Santa de' Vir-
tuosi nella Chiesa della Rotonda, ed altrettanti all'Accade-
mia de'Pittori di S. Luca .
Fu Giovanni uomo assai manieroso , e galante , di
tratto civile , disinvolto , facile , ed aveva acquistato le no-
stre maniere r#°lla lunga pratica dell' Italia . Fu di preseri-
ta non disearo ; benché non molto grande di persona ; si
trattava asfai civilmente , ed aveva maniere nobili , ancor-
ché lì fosse dato nel dipingere a quel genere baroneseo ,
ma dipingeva con gran nettezza per imitare il su0 porta-
mento , e il suo modo di vestire. Del resto delle altre sue
facoltà, non si seppe chi ne fosfe P erede^>
MAR-