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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0267
ABBATINI. 247'
nali. Morì in questi tempi il Pontefice Innocenzo , e gli
successe Alessandro VII , e per l'appunto nel primo anno
del suo Pontisicato , che fu nell'anno 16^ , successe in_,
Roma quella lacrimosa sventura del contagio , il quale du-
rò sino al 16^6 peste così seroce , che spopolò Roma di
una gran parte di abitanti , particolarmente della plebe, e
fu veramente uno spaventoso macello di cadaveri di don-
ne , di verginelle, di fanciulli d'ogni età, e d'ogni sello,
eh' erano sepolti rie' prati come corpi di bestie senz'anima,
e senza ragione . Abitava in quel tempo l'Abbatini ne'Bor-
ghi oltre il Tevere , in quello detto di S. Angiolo, e vi-
cino a lui v' erano due zitelle , le quali erano a lui di gra-
ta conversazione , ed andava spesso a vederle, anzi non era
lontano d' aver qualche genio con una di loro . Era già
traseorsa la violenza di quel gran perlifero male , ed era
già entrato l'anno i6<$6, ma non ostante si caminava col
medesimo rigore quanto alla diligenza della cura coli'ordi-
ne istesso de' Lazzaretti, e del sotterratorio de'morti , ac^
ciocché non«restasse infettata tutta la Città intiera . Erano
parlati alcuni giorni che Guido Ubaldo per alcune occupa-
zioni non era andato alla conversazione di quella zitella sua
favorita, ed una sera che fu nel mese di Agosto trovandoli,
senza far niente gli venne fantasia di andarla a trovare .
Giunto che fu alla casa di lei.vide alla sua porta una car-
retta di quelle usate da'Lazzaretti, che servi vano per con-
durre ne'luoghi infetti gl'infermi, ed i morti, quelli per
esser curati , e questi per dar loro sepoltura , ed erano
chiamate carrette sporche, e maneggiate da ministri spor-
chi. Quella strana novità lo asfrettò per giunger presto a_>
vedere , e vide portare fuori della porta questa giovane per
metterla lopra la carretta tra gli altri cadaveri , essendo
anch' ella morta di contagio nello spazio di due giorni .
Atterrito da tale spettacolo , non avendo egli di questa di-
sgrazia avuto semore in conto nessuno , fu soprapreso da
dolo-
nali. Morì in questi tempi il Pontefice Innocenzo , e gli
successe Alessandro VII , e per l'appunto nel primo anno
del suo Pontisicato , che fu nell'anno 16^ , successe in_,
Roma quella lacrimosa sventura del contagio , il quale du-
rò sino al 16^6 peste così seroce , che spopolò Roma di
una gran parte di abitanti , particolarmente della plebe, e
fu veramente uno spaventoso macello di cadaveri di don-
ne , di verginelle, di fanciulli d'ogni età, e d'ogni sello,
eh' erano sepolti rie' prati come corpi di bestie senz'anima,
e senza ragione . Abitava in quel tempo l'Abbatini ne'Bor-
ghi oltre il Tevere , in quello detto di S. Angiolo, e vi-
cino a lui v' erano due zitelle , le quali erano a lui di gra-
ta conversazione , ed andava spesso a vederle, anzi non era
lontano d' aver qualche genio con una di loro . Era già
traseorsa la violenza di quel gran perlifero male , ed era
già entrato l'anno i6<$6, ma non ostante si caminava col
medesimo rigore quanto alla diligenza della cura coli'ordi-
ne istesso de' Lazzaretti, e del sotterratorio de'morti , ac^
ciocché non«restasse infettata tutta la Città intiera . Erano
parlati alcuni giorni che Guido Ubaldo per alcune occupa-
zioni non era andato alla conversazione di quella zitella sua
favorita, ed una sera che fu nel mese di Agosto trovandoli,
senza far niente gli venne fantasia di andarla a trovare .
Giunto che fu alla casa di lei.vide alla sua porta una car-
retta di quelle usate da'Lazzaretti, che servi vano per con-
durre ne'luoghi infetti gl'infermi, ed i morti, quelli per
esser curati , e questi per dar loro sepoltura , ed erano
chiamate carrette sporche, e maneggiate da ministri spor-
chi. Quella strana novità lo asfrettò per giunger presto a_>
vedere , e vide portare fuori della porta questa giovane per
metterla lopra la carretta tra gli altri cadaveri , essendo
anch' ella morta di contagio nello spazio di due giorni .
Atterrito da tale spettacolo , non avendo egli di questa di-
sgrazia avuto semore in conto nessuno , fu soprapreso da
dolo-