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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0290
27o AGOSTINO
Il Cardinal Belardino Spada avendo comprato quel
Palazzo nella piazza detta Capo di ferro, del quale nessun
altro conobbe le ottime qualità, procurò di ristorarlo , di
accrescerlo, e di ornarlo in quello , in cui rimaneva im-
perfetto . Avendo resa la sala principale ad una certa no-
bile , e maestosa proporzione per darle il compimento do-
vuto , pensò di farla dipingere, e dopo varie risiessìoni fat-
te sopra alcuni Pittori ; coli' occafìone che in Bologna per
Legato aveva conosciuto questi due soggetti, ed al suo ge-
nio confacevoli per 1' opera di questa sua sala , in loro fer-
mò il penlìero . Dopo V impiego di molti mezzani per ot-
tenerli Tanno i6t,^ l'uno , e l'altro d'accordo si trasfe-
rirono in Roma per servire quell'Eminenza , e dipi tiserò nel-
lo spazio di pochi meli tutte quattro le pareti di quella.»
sala dal soffitto sin al piano con un compimento di colon-
ne di ordine composito , capitelli, e basi d' oro , ed al-
tri ornati , fingendo gradini , per li quali alcune figure
v.-jnno salendo , e disendendo in abiti varj, e Urani , che
dà al tutto grandezza , e magnisicenza mirabile. Finita quest'
opera ritornarono in Bologna , e sempre colla medesima
legge della perfetta amicizia operarono concordemente . Ivi
dipinsero una sala di mediocre grandezza per il Dottore
Cucchi, ed una Galleria in casa del Segni nella strada mag-
giore . Da Bologna se ne andarono a Sassuolo Palazzo del
Serenissìmo Duca di Modena, nel quale dipinsero una sala ,
e due cortili l5 uno grande , e 1' altro minore con alcune
sfuggite di prospettiva , e ne ebbero mille doppie di rico-
gnizione . Nel Palazzo Ducale pure di Modena dipinsero una
flanza , ed in detta Città ornarono con varie , e curiose in-
venzioni l'Oratorio di S. Sebastiano . Da Modena parlarono
a Forlì dove dipinsero una Cappella di S. Filippo Neri . Fu-
rono chiamati a Fiorenza dal gran Duca di Toscana, e di-
pinsero per quell' Altezza una stanza nel Palazzo de' Pitti
al pari di quelle di Pietro da Cortona , ed in detta Cit-
Il Cardinal Belardino Spada avendo comprato quel
Palazzo nella piazza detta Capo di ferro, del quale nessun
altro conobbe le ottime qualità, procurò di ristorarlo , di
accrescerlo, e di ornarlo in quello , in cui rimaneva im-
perfetto . Avendo resa la sala principale ad una certa no-
bile , e maestosa proporzione per darle il compimento do-
vuto , pensò di farla dipingere, e dopo varie risiessìoni fat-
te sopra alcuni Pittori ; coli' occafìone che in Bologna per
Legato aveva conosciuto questi due soggetti, ed al suo ge-
nio confacevoli per 1' opera di questa sua sala , in loro fer-
mò il penlìero . Dopo V impiego di molti mezzani per ot-
tenerli Tanno i6t,^ l'uno , e l'altro d'accordo si trasfe-
rirono in Roma per servire quell'Eminenza , e dipi tiserò nel-
lo spazio di pochi meli tutte quattro le pareti di quella.»
sala dal soffitto sin al piano con un compimento di colon-
ne di ordine composito , capitelli, e basi d' oro , ed al-
tri ornati , fingendo gradini , per li quali alcune figure
v.-jnno salendo , e disendendo in abiti varj, e Urani , che
dà al tutto grandezza , e magnisicenza mirabile. Finita quest'
opera ritornarono in Bologna , e sempre colla medesima
legge della perfetta amicizia operarono concordemente . Ivi
dipinsero una sala di mediocre grandezza per il Dottore
Cucchi, ed una Galleria in casa del Segni nella strada mag-
giore . Da Bologna se ne andarono a Sassuolo Palazzo del
Serenissìmo Duca di Modena, nel quale dipinsero una sala ,
e due cortili l5 uno grande , e 1' altro minore con alcune
sfuggite di prospettiva , e ne ebbero mille doppie di rico-
gnizione . Nel Palazzo Ducale pure di Modena dipinsero una
flanza , ed in detta Città ornarono con varie , e curiose in-
venzioni l'Oratorio di S. Sebastiano . Da Modena parlarono
a Forlì dove dipinsero una Cappella di S. Filippo Neri . Fu-
rono chiamati a Fiorenza dal gran Duca di Toscana, e di-
pinsero per quell' Altezza una stanza nel Palazzo de' Pitti
al pari di quelle di Pietro da Cortona , ed in detta Cit-