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in modo che si congiunga al principio della lanterna, come
l’altra, tanto che sia in cima la sua grossezza dnoi terzi. Sia
per ogni angolo uno sprone, che saranno otto in tutti, ed in
ogni faccia due, cioè nel mezzo di quella, che vengono ad
essere sedici; e dalla parte di dentro e di fuori, nel mezzo di
detti angoli in ciascheduna faccia siano due sproni, ciascuno
grosso da piè braccia quattro. E lunghe vadano insieme le
dette due vòlte, piramidalmente murate, insino alla sommità
dell’ occhio chiuso della lanterna, per eguale proporzione.
Facciansi poi ventiquattro sproni con le dette vòlte murati
intorno, e sei archi di macigno forti e lunghi, bene sprangati
di ferri, i quali sieno stagnati; e sopra detti macigni catene
di ferro, che cinghino la detta vòlta con loro sproni. Hassi a
murare di sodo senza vano nel principio 1’ altezza di braccia
cinque ed un quarto, e di poi seguitare gli sproni ; e si di-
vidine le vòlte. Il primo e secondo cerchio da piè sia rinfor-
zato per tutto con macigni lunghi per il traverso, sicché l’una
vòlta e l’altra della cupola si posi in su i detti macigni. E
nella altezza d’ogni braccia nove, nelle dette vòlte siano vol-
ticciuole, tra l’uno sprone e l’altro, con catene di legno di
quercia grosse, che leghino i detti sproni che reggono la vòlta
di dentro; e siano coperte poi dette catene di quercia con
piastre di ferro, per l’amor delle salite. Gli sproni murati tutti
di macigni e di pietra forte; e similmente le facce della cupola
tutte di pietra forte, legate con gli sproni fino all’altezza di
braccia ventiquattro; e da indi in su si muri di mattoni, ov-
vero di spugne, secondo che si delibererà per chi l’avrà a fare,
più leggieri che egli potrà. Facciasi di fuori un andito sopra
gli occhi, che sia di sotto ballattoio con parapetti straforati
d’altezza di braccia due, all’avvenante di quelli delle tribunette
di sotto; o veramente due anditi, l’uno sopra l’altro, in sur
una cornice bene ornata ; e l’andito di sopra sia scoperto. Le
acque della cupola terminino in su una ratta di marmo larga
un terzo, e getti l’acqua, dove di pietra forte sarà murato
sotto la ratta. Facciansi otto coste di marmo agli angoli nella
in modo che si congiunga al principio della lanterna, come
l’altra, tanto che sia in cima la sua grossezza dnoi terzi. Sia
per ogni angolo uno sprone, che saranno otto in tutti, ed in
ogni faccia due, cioè nel mezzo di quella, che vengono ad
essere sedici; e dalla parte di dentro e di fuori, nel mezzo di
detti angoli in ciascheduna faccia siano due sproni, ciascuno
grosso da piè braccia quattro. E lunghe vadano insieme le
dette due vòlte, piramidalmente murate, insino alla sommità
dell’ occhio chiuso della lanterna, per eguale proporzione.
Facciansi poi ventiquattro sproni con le dette vòlte murati
intorno, e sei archi di macigno forti e lunghi, bene sprangati
di ferri, i quali sieno stagnati; e sopra detti macigni catene
di ferro, che cinghino la detta vòlta con loro sproni. Hassi a
murare di sodo senza vano nel principio 1’ altezza di braccia
cinque ed un quarto, e di poi seguitare gli sproni ; e si di-
vidine le vòlte. Il primo e secondo cerchio da piè sia rinfor-
zato per tutto con macigni lunghi per il traverso, sicché l’una
vòlta e l’altra della cupola si posi in su i detti macigni. E
nella altezza d’ogni braccia nove, nelle dette vòlte siano vol-
ticciuole, tra l’uno sprone e l’altro, con catene di legno di
quercia grosse, che leghino i detti sproni che reggono la vòlta
di dentro; e siano coperte poi dette catene di quercia con
piastre di ferro, per l’amor delle salite. Gli sproni murati tutti
di macigni e di pietra forte; e similmente le facce della cupola
tutte di pietra forte, legate con gli sproni fino all’altezza di
braccia ventiquattro; e da indi in su si muri di mattoni, ov-
vero di spugne, secondo che si delibererà per chi l’avrà a fare,
più leggieri che egli potrà. Facciasi di fuori un andito sopra
gli occhi, che sia di sotto ballattoio con parapetti straforati
d’altezza di braccia due, all’avvenante di quelli delle tribunette
di sotto; o veramente due anditi, l’uno sopra l’altro, in sur
una cornice bene ornata ; e l’andito di sopra sia scoperto. Le
acque della cupola terminino in su una ratta di marmo larga
un terzo, e getti l’acqua, dove di pietra forte sarà murato
sotto la ratta. Facciansi otto coste di marmo agli angoli nella