NOVELLA DEL GRASSO LEGNAIUOLO1
La Città di Firenze ha avuto uomini molto sollazevoli, e piacenti
ne’tempi adietro, e massime l’età passata, nella quale accadde nello
anno 1409. che, così come per lo adietro erano usati, ritrovandosi una
Domenica sera a ciena insieme certa brigata et compagnia di più
uomini dabbene, cosi di regimento, come maestri d’alcune Arti miste,
e d’ingegno
in casa di Tommaso Pecori, uomo molto dabbene, e sollazevole, e d’in-
telletto
e mentre che confabulavano insieme, disse uno di loro: che vuol dire
che questa sera non ci è stato Manetto Legnaiuolo? che cosi aveva
nome uno, che era chiamato il Grasso : e nel rispondere si mostrò,
che alcuno di loro gliene avessi detto, e non ve lo avesse potuto con-
durre, che se ne fussi stata la ragione. Questo legnajuolo faceva la bot-
tega in su la piazza di Santo Giovanni, et era in quel tempo di quella
arte nel numero de’ buoni maestri di Firenze
et era piacevolissima persona, coinè sono la maggiore parte de’grassi;
1 La riportiamo, con 'alcune ommissioni, di poca importanza, come la rivide e corresse
il Can. Domenico Moreni su d’un Codice Àlagliabecchiano, e la pubblicò nel 1820 a Firenze
pei tipi del Margheri. Un’altra edizione ne ha fatta il Fanfani nel 1856: ma non sono di
gran conto le varianti a quella che noi diamo.
Donatello
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