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che fussero insino allora state fatte mai. Similmente la Ma-
donna è vestita con tanta grazia ed onestà, che non si può
immaginare meglio, essendo il girare delle pieghe molto bello
e morbido, e vedendosi nei lembi dei panni che vanno accom-
pagnando l’ignudo di quella figura, che scuopre coprendo ogni
svoltare di membra. »
Ed ell’è, difatti, codesta — a Nanni, o a Jacopo, o a chi
altri si debba — la rara e bella cosa.
VI.
Paolo Uccello.
Per esserci noi limitati a parlare di quelli tra gli Artisti,
contemporanei di Donatello, ch’esercitarono la Scultura, non
dovremmo toccar di Paolo Uccello, che fu unicamente pittore.
Ma a farlo c’inducono alcune considerazioni che le opere di
questo bizzarro e non comune ingegno ci hanno suggerite;
le quali considerazioni entrano benissimo nel programma che
ci siam tracciato.
La prospettiva fu la passione dominante di Paolo ; ad essa
attese assiduo, lavorò infaticabile, non curante che poca gloria
gli fruttasse, e meno quattrini; tanto che, secondo l’espressione
di Vasari, « si trovò, mentre che visse, più povero che fa-
moso. » 1 Solo, chiuso in casa le settimane e i mesi, vedendo
meno gente che potesse, ei passava i giorni e le notti a dise-
gnare; sicché alla sua morte lasciò parecchi cassoni pieni
1 Vita di Paolo Uccello.
che fussero insino allora state fatte mai. Similmente la Ma-
donna è vestita con tanta grazia ed onestà, che non si può
immaginare meglio, essendo il girare delle pieghe molto bello
e morbido, e vedendosi nei lembi dei panni che vanno accom-
pagnando l’ignudo di quella figura, che scuopre coprendo ogni
svoltare di membra. »
Ed ell’è, difatti, codesta — a Nanni, o a Jacopo, o a chi
altri si debba — la rara e bella cosa.
VI.
Paolo Uccello.
Per esserci noi limitati a parlare di quelli tra gli Artisti,
contemporanei di Donatello, ch’esercitarono la Scultura, non
dovremmo toccar di Paolo Uccello, che fu unicamente pittore.
Ma a farlo c’inducono alcune considerazioni che le opere di
questo bizzarro e non comune ingegno ci hanno suggerite;
le quali considerazioni entrano benissimo nel programma che
ci siam tracciato.
La prospettiva fu la passione dominante di Paolo ; ad essa
attese assiduo, lavorò infaticabile, non curante che poca gloria
gli fruttasse, e meno quattrini; tanto che, secondo l’espressione
di Vasari, « si trovò, mentre che visse, più povero che fa-
moso. » 1 Solo, chiuso in casa le settimane e i mesi, vedendo
meno gente che potesse, ei passava i giorni e le notti a dise-
gnare; sicché alla sua morte lasciò parecchi cassoni pieni
1 Vita di Paolo Uccello.