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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 6
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Ciaccio, Lisetta: Scoltura romana del Rinascimento, [3]: primo periodo (sino al pontificato di Pio II)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0476

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SCOLTURA ROMANA DEL RINASCIMENTO

PRIMO PERIODO (SINO AL PONTIFICATO DI PIO II)1

ella stessa corrente artistica rappresentata dal maestro
delle Virtù, dall’autore della tomba di Nicolò V e dal
maestro degli Apostoli possono inscriversi ancora altri
frammenti riferibili tutti ad uno stesso artista affine a
quelli, ma da essi distinto.

Di questi frammenti, tre vanno specialmente ravvicinati
fra loro, e si trovano tutti e tre nelle Grotte vaticane.

Uno di essi è la parte centrale di quel pasticcio di vari
pezzi discultura, che va complessivamente sotto il n. 123,
e cioè il rilievo rappresentante una Pietà, con la sola
figura del Cristo, ritto nella tomba, dalla quale sporge
J con più che mezza persona, la testa, coronata di
spine, un po’ reclinata, gli occhi chiusi, la bocca
semiaperta quasi in atto di emettere un lamento, le braccia tese in basso con le palme
aperte (fig. 1). Gli altri due frammenti si trovano collocati l’uno vicino all’altro sotto
il n. 57 e rappresentano complessivamente i quattro dottori della Chiesa (fig. 2).

L’identità di altezza dei rilievi, l’essere tutti e tre ornati in alto della medesima cor-
nice a foglie, ovuli, dentelli, il ripetersi in ciascun frammento delle stesse curiose colonnine
a candeliera, la perfetta uguaglianza di fattura, ci assicurano trattarsi di frammenti di una
sola opera; doveva cioè il n. 123 (fig. 1) trovarsi collocato in mezzo agli altri due ; avendo
ai lati a destra il rilievo con le figure dei Santi Girolamo ed Agostino (fig. 2) ed a sini-
stra quello con i Santi Gregorio e Ambrogio; e quantunque i tre frammenti sieno attribuiti,
secondo il solito, al monumento di Callisto III, essi non potevano costituire se non un paliotto
d’altare.

Le somiglianze fra lo stile delle figure del Cristo e dei quattro dottori'con il maestro
degli Apostoli sono strettissime : si notino le teste allungate, la modellatura del viso a zigomi
molto pronunciati, le barbe in generale scarse e corte, ma talvolta (nel San Gerolamo) a
lunghe ciocche lanose, gli occhi senz’ iride, il panneggio piatto, le aureole piccole e liscie
con un solo cerchietto a solco, il tipo dei libri chiusi con ornati diagonali a croce sulla
rilegatura, ed infine i nappini a peso che si vedono agli angoli del drappo della Pietà, iden-
tici a quelli del mantello dell’apostolo n. 51 delle Grotte,

1 Vedi fase. V, pag. 345.

L'Arte. IX, 55.
 
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