DOI Heft:
Heft 4
DOI Artikel:Patroni, Giovanni: Sulle antichità di Tinos
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.38033#0415
SÜLLE ANTICHITA DI TINOS
399·'
grande prosperitä dell’isöla, che fa tanto maggiore irnpres-'
sione se si passa subito dopo nella povera Mykonos.
E vero che tale impressione era in me accresciuta dall’es-
sermi trovato a Tinos in tempo di festa, quando per la πανή-
γυρις di agosto vi accorre gente da ogni parte. Ma anclie que-
sta condizione di esser centro religioso era comune alla Tenos
dei tempi classici. E noto infatti che essa aveva, come dice
Strabone, πόλιν ρ.έν ού ρεγάλην . το δ’ ιερόν του Ποσειδώνος
μίγα, έν άλσει της πόλεως έξω, θεάς άξιον. έν ω καί εστιατόρια, πε-
ποίηται ριεγάλα, σηρ.εΐον του συνε'ργεσθαι πλήθος ικανόν των συνθυόν-
των αύτοΐς άστυγειτόνων τά ΙΙοσειδώνια 1.
Cercare le tracce del tempio di Poseidon e senza dubbio
quello che c’e di meglio da fare a Tinos per un archeologo, cd'
era anche questa la ragionc principale della mia gita. 11 Ross,
che visiio Γ isola nel 1837 2 aveva giä congelturato che questo
santuario dovesse un tempo sorgere nella pianura detta τα.
Κιόνια, mezz’ora circa ad Ovest della cittä, presso il mare. Ma
ne lui ne il Weil, che ci passo nel 1 877 3, trovarono nulla che
potesse confermare tale congeLLura. Invece il Γεωργαντόπουλος,·
1 Strab. X 487. La testimonianza di Tacito (Ann. III 60-63) fa risalire
il culto di Poseidon in Tinos ad una antichitä molto remota. Quando, sotto
Tiberio, fu rimessa dal senato ai consoli la questione de’ diritti d’asilo,
consules super eas civilales quas memoravi, oput Pergamum Aesculapii com-
pertum asylum retulerunt; celeros obscuris ob vetustatern initiis niti. Nam ,
Smyrnaeos oraculum Apollinis, cujus imperio Stratonicidi Veneri templum
chcaverint, Tenios ejusclem carmen referre quo sacrare Neptuni
effigiem aeclemque jussi sint. II tempio e le solennita che si celebra-
vano son rammentate da parecchie iscrizioni: G.l. G. 23C9 (decreto di pro-
xenia per Άρμ-ώνιος Άρρωνίου da inscriversi in una stela presso il tempio
di Poseidon e di Anfitrite); 2331 (vi e menzione di un αγών των τραγωδών e
della πανήγυρις, la grande solennita); 2332 (vi e menzione delle ΓΙοσίδεια, so-
lennitä minore; Strabone ha Ποσειδώνια. Cosa curiosa, anche oggi si cele-
brano per Γ Evangelistria due πανηγύρεις, di cui quella d’ agosto e la minore);
Γ iscrizione 2333, supplita dal Böckh, doveva far menzione del teatro. Cfr.
inoltre Head, llisloria numorum, p. 420, per le moncte relative al culto di
Poseidon.
2 Inselreisen, I, p. 11 sgg.
3 Alben. Millheilungen, II, p. 59 sgg.
399·'
grande prosperitä dell’isöla, che fa tanto maggiore irnpres-'
sione se si passa subito dopo nella povera Mykonos.
E vero che tale impressione era in me accresciuta dall’es-
sermi trovato a Tinos in tempo di festa, quando per la πανή-
γυρις di agosto vi accorre gente da ogni parte. Ma anclie que-
sta condizione di esser centro religioso era comune alla Tenos
dei tempi classici. E noto infatti che essa aveva, come dice
Strabone, πόλιν ρ.έν ού ρεγάλην . το δ’ ιερόν του Ποσειδώνος
μίγα, έν άλσει της πόλεως έξω, θεάς άξιον. έν ω καί εστιατόρια, πε-
ποίηται ριεγάλα, σηρ.εΐον του συνε'ργεσθαι πλήθος ικανόν των συνθυόν-
των αύτοΐς άστυγειτόνων τά ΙΙοσειδώνια 1.
Cercare le tracce del tempio di Poseidon e senza dubbio
quello che c’e di meglio da fare a Tinos per un archeologo, cd'
era anche questa la ragionc principale della mia gita. 11 Ross,
che visiio Γ isola nel 1837 2 aveva giä congelturato che questo
santuario dovesse un tempo sorgere nella pianura detta τα.
Κιόνια, mezz’ora circa ad Ovest della cittä, presso il mare. Ma
ne lui ne il Weil, che ci passo nel 1 877 3, trovarono nulla che
potesse confermare tale congeLLura. Invece il Γεωργαντόπουλος,·
1 Strab. X 487. La testimonianza di Tacito (Ann. III 60-63) fa risalire
il culto di Poseidon in Tinos ad una antichitä molto remota. Quando, sotto
Tiberio, fu rimessa dal senato ai consoli la questione de’ diritti d’asilo,
consules super eas civilales quas memoravi, oput Pergamum Aesculapii com-
pertum asylum retulerunt; celeros obscuris ob vetustatern initiis niti. Nam ,
Smyrnaeos oraculum Apollinis, cujus imperio Stratonicidi Veneri templum
chcaverint, Tenios ejusclem carmen referre quo sacrare Neptuni
effigiem aeclemque jussi sint. II tempio e le solennita che si celebra-
vano son rammentate da parecchie iscrizioni: G.l. G. 23C9 (decreto di pro-
xenia per Άρμ-ώνιος Άρρωνίου da inscriversi in una stela presso il tempio
di Poseidon e di Anfitrite); 2331 (vi e menzione di un αγών των τραγωδών e
della πανήγυρις, la grande solennita); 2332 (vi e menzione delle ΓΙοσίδεια, so-
lennitä minore; Strabone ha Ποσειδώνια. Cosa curiosa, anche oggi si cele-
brano per Γ Evangelistria due πανηγύρεις, di cui quella d’ agosto e la minore);
Γ iscrizione 2333, supplita dal Böckh, doveva far menzione del teatro. Cfr.
inoltre Head, llisloria numorum, p. 420, per le moncte relative al culto di
Poseidon.
2 Inselreisen, I, p. 11 sgg.
3 Alben. Millheilungen, II, p. 59 sgg.