BEATO ANGELICO E BENOZZO GOZZOLI
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arco della sopracciglia, ha l’esile corpo di fanciulletta. Nella Natività non è la madre che
si stende sul letto o sul sacconcello tolto dalla sella deH’asino, ma l’adoratrice che cade in
ginocchio innanzi al divin Bambino ; e San Giuseppe non è il vecchierello addormentato e
triste, ma un. divoto tutto raccolto nella preghiera; intanto i pastori si avanzano come timidi
Firenze, Galleria degli Uffizi. La Incoronazione, del Beato Angelico
fraticelli, e gli angioli si dispongono sulle nubi intorno alla luce celeste, come intorno a un
ostensorio. La rappresentazione della Natività è così semplificata, purificata da ogni remini-
scenza delle materialità medioevali, come da ogni forma naturalistica dell’arte rinascente : i
pastori stanno in lontananza, l’asino e il bue non riscaldano più col fiato il divin Bambino,
e la mangiatoia sta nel fondo del quadro come materiale disusato. Così Beato Angelico,
nelle sue rappresentazioni, lasciava in disparte tutto ciò che non concorreva all’idea reli-
giosa, alla esaltazione de’ Celesti; e toccò quindi, senza più limiti terreni, nella Assunzione
e nella Incoronazione della Vergine, il sommo dell’arte sua. I suoi Santi felici stanno nell’estasi,
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arco della sopracciglia, ha l’esile corpo di fanciulletta. Nella Natività non è la madre che
si stende sul letto o sul sacconcello tolto dalla sella deH’asino, ma l’adoratrice che cade in
ginocchio innanzi al divin Bambino ; e San Giuseppe non è il vecchierello addormentato e
triste, ma un. divoto tutto raccolto nella preghiera; intanto i pastori si avanzano come timidi
Firenze, Galleria degli Uffizi. La Incoronazione, del Beato Angelico
fraticelli, e gli angioli si dispongono sulle nubi intorno alla luce celeste, come intorno a un
ostensorio. La rappresentazione della Natività è così semplificata, purificata da ogni remini-
scenza delle materialità medioevali, come da ogni forma naturalistica dell’arte rinascente : i
pastori stanno in lontananza, l’asino e il bue non riscaldano più col fiato il divin Bambino,
e la mangiatoia sta nel fondo del quadro come materiale disusato. Così Beato Angelico,
nelle sue rappresentazioni, lasciava in disparte tutto ciò che non concorreva all’idea reli-
giosa, alla esaltazione de’ Celesti; e toccò quindi, senza più limiti terreni, nella Assunzione
e nella Incoronazione della Vergine, il sommo dell’arte sua. I suoi Santi felici stanno nell’estasi,