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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 4.1901

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Fasc. 1
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Jacobsen, Emil: Un quadro d' altare di Colonia à Milano
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https://doi.org/10.11588/diglit.24146#0070

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UN QUADRO D’ALTARE DI COLONIA

A MILANO

ra le più importanti opere dell’arte tedesca che si trovino in Italia
è da annoverarsi il quadro di altare in cinque parti del Museo
Poldi-Pezzoli a Milano, che fino a poco tempo fa era attribuito nien-
temeno che a Quentin Massys.

La parte principale rappresenta l’Annunciazione. Questa è circon-
data da quattro altri dipinti con Santi in cornici gotiche a fogliami.
Vi sono, disposti simmetricamente a due a due, San Lazzaro e
Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio da Padova e San Giovanni Bat-
tista, Santa Caterina e Santa Chiara, San Francesco e San Gerolamo.
Ora m’è riuscito di stabilire chi fosse l’autore di quésto quadro
d’altare, quantunque non mi sia possibile sapere il nome ch’egli aveva. Egli però era
chiamato il maestro della Glorificazione di Maria di Colonia.

Il destino d’esser rimasto senza nome è da lui condiviso con molti importanti artisti
tedeschi e fiamminghi, circostanza che nel settentrione è un impedimento considerevole alla
ricerca storica, mentre in Italia, dove le fonti per tali determinazioni sono assai più abbon-
danti, non passa mai molto tempo senza che si ritrovi- il nome dell’artista, anche quando
si tratta d’un gruppo di quadri poco importante.

Assai poche opere sono note di questo interessante artista, che può essere considerato
come la linea d’unione tra il grande Stephan Lochner e il fine maestro della Vita di Maria,
mentre per altri rispetti s’accosta al maestro del San Bartolomeo, del San Severino e del
Santo Parentela (,heilige Sippe). Ricorderò il grande quadro d’altare con la Glorificazione
del Museo Walraf-Richartz a Colonia, pel quale egli è nominato, un altro quadro, nello stesso
Museo, con Maria, Anna, il Figlio e tre santi, una Natività di Cristo e l’Adorazione dei
Magi, nella Collezione Clave della stessa città; una interessante Adorazione del Bambino,
nella Galleria di Berlino, e infine un importantissimo trittico nella Galleria di Bruxelles, che
vi porta la denominazione « École flamande ».

Il nostro quadro d’altare del Museo Poldi-Pezzoli è però superiore a tutti i quadri su
nominati. É d’uno sviluppo più maturo, ed è anche posteriore ad essi.

Facendone un confronto con la Glorificazione di Colonia e con l’Adorazione di Berlino
qui riprodotte, spero che i lettori avranno la prova che il quadro d’altare del Museo Poldi-
Pezzoli è opera dello stesso pittore.

i° Il tipo del viso di Maria ha perfettamente la stessa impronta che nei quadri di
Berlino e di Colonia. Lo stesso tipo è ripetuto nella Santa Caterina.

2° Il Bambin Gesù nel quadro di Colonia ha gli stessi lineamenti del Bambino che
sta sul libro di Sant’Antonio da Padova nel dipinto del Museo Poldi.
 
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